Qual è la differenza tra il caso di Stefano Cucchi e quello di Aldo Bianzino? Entrambi sono morti dopo un arresto e in una situazione a dir poco confusa e reticente che coinvolge guardie penitenziarie e strutture sanitarie. Adesso pare che Stefano, evidenti lesioni su tutto il corpo, sia morto perché disidratato mentre il povero Aldo morì per un aneurisma...Il carcere, sembrano dire queste perizie, non c'entra. L'unica differenza è che il povero Stefano è morto a Roma mentre Aldo è morto a Perugia. La prima è la capitale del Belpaese, la seconda è una città che ha eccitato gli animi (nazionali) solo per l'omicidio, avvenuto di li a poco, che aveva un risvolto a luci rosse.
In questo paese malato di voyerismo e dove la gerarchia delle notizie ha anche una declinazione geografica, bisogna anche tenere in conto, non solo come si muore, ma dove. Ho pensato molto ad Aldo in questi giorni e a una storia che abbiamo seguito, oltre che per dovere professionale, anche per passione civile. E ho pensato che Stefano, nel morire a Roma, ha reso giustizia anche a tutti questi casi semi nascosti: morti clandestine che se non trovano una cassa di risonanza restano tali all'infinito. Se questo poi servitrà a rendere loro giustizia -ad Aldo, a Stefano alle decine di persone che crepano in carcere - questa è un'altra storia.
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