Il bando della Scuola di giornalismo Lelio Basso (Roma), per cui lavoro con grande piacere da una decina d'anni (ma la scuola ne ha compiuti venti!), si può trovare qui.
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domenica 6 luglio 2025
Al via il bando della Scuola Basso di giornalismo 2025-2026
Il bando della Scuola di giornalismo Lelio Basso (Roma), per cui lavoro con grande piacere da una decina d'anni (ma la scuola ne ha compiuti venti!), si può trovare qui.
martedì 1 luglio 2025
Il conflitto di frontiera tra Thai e Cambogiani fa la prima vittima politica
Il breve conflitto di frontiera che è già costato un morto in maggio ai cambogiani fa adesso una vittima politica a Bangkok: la prima ministra Paetongtarn Shinawatra (nell'immagine a sinistra) sospesa oggi dalla carica di premier per 15 giorni dalla Corte costituzionale. Vicenda all'ombra di un altro conflitto che ha nel mirino suo padre Thaksin,a capo di una potente dinastia e che rischia una serie di incriminazioni. Anche grazie a una telefonata di Paetongtarn con un vecchio amico di famiglia. Leggi tutta la storia su Ispionline
mercoledì 11 giugno 2025
Il giornalismo della Scuola Lelio Basso ha compiuto 20 anni
La Scuola di giornalismo Lelio Basso ha compiuto vent'anni e ha celebrato la ricorrenza con due belle iniziative: un libro di "fuoriclasse", ossia una raccolta di lavori dedicata ai vent'anni e composta da diversi contributi di ex allievi. E una festa.
Alcuni membri della Scuola di giornalismo Lelio Basso: da sinistra Giuliano Battiston, Giulio Rubino, Cecilia Cardito (detta anche la terza colonna), Marina Forti, Massimo Loche, Ruth Libanio, Marco Silenzi, Annalisa Camilli, Monica Gomes, il sottoscritto
martedì 10 giugno 2025
Viaggio all'Eden ...cinquant'anni dopo. Giovedi 12 giugno al Mudec
"Aia on the Road: viaggio all’Eden”Giovedì 12 giugno, ore 18:30 al MUDEC (Milano)
A cura di: Centro di Cultura Italia – Asia “Guglielmo Scalise”
Qualche anno fa avevo messo mano ai miei ricordi di viaggio degli anni Settanta, i primi e forse quelli che mi hanno poi segnato anche nel mio lavoro. Ne riparlo volentieri (giovedi al Mudec), mentre sta per uscire "Asia criminale" (il giorno dopo in libreria!), perché ovviamente l'Asia di allora non è quella di oggi e nemmeno noi quelli di allora. Ma quel viaggio segnò quelli che in tanti consideriamo gli "Anni Luce" - per citare Gianni Galassi e Luca Formenton e un loro bellissimo libro-mostra - anziché, come si suol dire, gli "Anni di piombo". Gli esegeti di quel periodo presero a prestito il titolo di un film del 1981 di Margarethe von Trotta (Die bleierne Zeit) e plasmarono un racconto che evidenziava le tenebre anziché le luci. Ma gli anni Settanta del viaggio all'Eden erano luce pura che, come e forse più del 68, cambiarono la nostra vita.
Oggi non mettete l'argilla sulle pustole? Non mangiate il riso basmati? Non disdegnate la carne rossa? Non coniugate ayurveda, Steiner, Hahneman con l'allopatia? Non pensate a Gandhi? Non siete un filo ecologisti? Tutta roba che viene dagli Anni Luce che ci fecero scoprire come l'Asia non fosse solo l'Oriente misterioso di Salgari e Kipling... Partimmo orientalisti, tornammo asiatisti.
lunedì 9 giugno 2025
"Asia criminale": alcuni buoni motivi per leggerlo
Perché – mi dice – dovrei comprare “Asia criminale”?
Costa solo 19 euro, gli rispondo, sotto la soglia psicologica del biglietto da 20
Si, risponde, è un buon prezzo per quasi 300 pagine. Ma di che parlate, di banditi?
Si, rispondo, banditi di varia natura e soprattutto di questo fenomeno che forse vedi già sul tuo cellulare: un’avvenente cinesina, o cinesino, elaborata/o con l’intelligenza artificiale che ti invita a investire in criptovalute. E’ il frutto di una modernità tecnologica criminale inventata proprio nel Sudest asiatico. Fabbriche della truffa o più semplicemente “Scam city”
Ci siete stati tu e Morello? Chiede
Ti pare che per 19 euro andiamo a farci ammazzare?, gli rispondo. Epperò si che ci siamo stati ma da fuori. Le abbiamo viste, catalogate, fotografate, filmate, spiate le Scam City. Anche perché il “compound”, il cuore della Scam City, è un edifico blindato in cui si entra ma non si può più uscire. E’ circondato da guardie armate e protetto dal filo spinato. E se ti avvicini troppo quelli ti fanno secco…
Quindi – fa lui – richiede un viaggio perimetrale?
Richiede più viaggi -dico io – che con Massimo abbiamo fatto in tutto il Sudest asiatico più volte e in diversi anni. Anche perché – aggiungo – non ci sono solo le truffe. Purtroppo nel Sudest, grazie alla mania tutta umana di fare la guerra, ci sono ben altre tenebre
Guerra….?
Si c’è una guerra in Birmania che ha già fatto forse 70mila morti anche se nessuno te ne ha mai parlato. Una guerra che fa da sponda alle Scam City, fa circolare amfetamine e oppiacei, produce idee su come riciclare il denaro… C’è anche altro
Un’altra guerra?
Si una nuova guerra possibile. Intanto, come sai – faccio io – c’è in corso una battaglia commerciale tra Cina e Stati Uniti ma se ne sta preparando un’altra da fare con navi, missili, droni perché non si sa mai che nel Mar cinese meridionale – come lo chiamano – non succeda qualcosa…
A Taiwan?
Non solo a Taiwan. Anche tra gli atolli, anche attorno agli Stretti… è una tenebra nemmeno troppo nascosta che si alimenta di grandi infrastrutture portuali pensate non solo per fare commercio ma anche per parcheggiare portaerei.
Insomma, dice lui, quest’Asia criminale più che un saggio mi pare un giallo…
In parte lo è. E’ un’inchiesta su quel che c’è ma non si vede o non si riesce a vedere o non si vuole vedere. Ma è anche un reportage che oltre alle ombre mostra anche le luci e qualche spunto per pensare che questa fetta di mondo – l’Asia sudorientale – è un pezzo importante del pianeta. Sotto la Cina e a destra dell’India. A sinistra degli Stati Uniti. Non poi così lontana nemmeno per noi
Tenebre okkei ma dimmi almeno una luce...
Molte luci culinarie. La ricetta del Pad Kra Pao per esempio, piatto nazionale thai
Credevo – dice lui – che fosse il Pad Thai il piatto nazionale thai
E no, faccio io, quello lo mangiano i turisti. Tra l’altro il Pad Kra Pao si coniuga a un ragionamento sul basilico thai che non è il basilico santo indiano e nemmeno il basilico ligure con cui si fa il pesto
E tutto questo per 19 euro?
Vedi che alla fine – concludo io - il prezzo è convincente. Puoi scegliere il libro se vuoi. Oppure, visto il cambio favorevole, quattro porzioni di Pad Kra Pao
martedì 3 giugno 2025
Gaza: la parola complicità
mercoledì 26 febbraio 2025
La madre delle Scam City
Quando esattamente siano nate le Scam City, le città della truffa, non è chiaro. Probabilmente, in una qualche forma prima del 2020 cioè prima del Covid, erano solo edifici isolati nelle Sin City, le città del vizio (quelle con casinò, bordelli etc) dove si testavano le prime truffe online, core business delle "Città della truffa". Poi i compound sono proliferati col lockdown diventando in alcuni casi - in Myanmar ma non solo - veri e propri centri urbani dedicati alla truffa. Ma le vere e proprie Scam City non sono solo prigioni a cielo aperto. Sono anche città con l'ortolano, il medico, il venditore di motorini. E ovviamente casinò e brotel. Dove tutto sia iniziato dunque non si sa ma certamente Laukkai in Birmania è stata fra le prime. Forse la madre di tutte le Scam City, o forse la sorella maggiore.