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Giuseppe Acconcia, giovane giornalista e ricercatore, che anche per Lettera22 ha scritto sull'Iran e il Medio Oriente (ora è alla London School of Oriental and African Studies a Londra) si trova in Egitto quando scoppia la primavera. Scrive da lì per Il Manifesto, Il Riformista, The Independent e Al Ahram e presta la sua voce a Radio3, Radio2 e a Rainews24 per raccontare quel che succede in piazza. La sua Primavera egiziana è però anche il racconto della sua vita al Cairo (e in Siria), forse la parte più preziosa dell'agile libretto, ben scritto e di piacevolissima lettura.
La penna di Acconcia corre così tra i vicoli, tra i banchi del pesce e delle spezie, nei quartieri poveri e in quelli ricchi, tra case fatiscenti e chiacchiere a suon di bicchieri di te. Nel seguire la rivoluzione (ben presto tradita) dei suoi coetanei. Acconcia restituisce un piccolo affresco del Cairo e un'atmosfera che la cronaca giornalistica non sempre riesce a dare. Reportage che si allunga su 150 pagine, la rivoluzione egiziana di Acconcia è il pretesto per rivelare l'anima di un viaggiatore attento e curioso. Che nel racconto delle piccole cose quotidiane riesce a comunicare la straordinaria vitalità che si sprigiona nelle sonnolente, ancorché caotiche, vie della capitale egiziana. Pre e post rivoluzionarie.
LA PRIMAVERA EGIZIANA
e le Rivoluzioni in Medio Oriente
Prefazione di Massimo Cirri. Postfazione di Vincenzo Nigro
Giuseppe Acconcia
Euro 11.75
PP157
Infinito 2012
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