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lunedì 21 maggio 2012

PAROLA DI MOTASSIM AGHA JAN

Agha Jan Motasim, già membro della direzione politica della shura di Quetta e dunque influente membro della leadership col turbante (è stato arrestato nel 2010 a Karachi ma poi rilasciato), è un talebano importante. Genero di mullah Omar di cui ha sposato una figlia, già ministro delle Finanze dell'emirato, in questa intervista a Kathy Gannon dell' Associated Press spiega diverse cose importanti a cominciare dal fatto che si dispiace dell'uccisione di Rahmani, un "nazionalista", dice, che i talebani rispettavano. E' consoderato una talebano moderato

Spiega anche che ci sono due correnti di opensiero tra i talebani: "There are two kinds of Taliban. The one type of Taliban who believes that the foreigners want to solve the problem but there is another group and they don't believe, and they are thinking that the foreigners only want to fight," he said by telephone. "I can tell you, though, that the majority of the Taliban and the Taliban leadership want a broad-based government for all Afghan people and an Islamic system like other Islamic countries."

Prosegue poi spiegando quali sono le richieste principali del movimento: They want - dice alla Gannon - all Afghan prisoners released from U.S.-run detention facilities at Guantanamo Bay and near Bagram Air Field north of the Afghan capital; the names of all Taliban currently on the United Nations sanctions blacklist removed; and recognition of the Taliban as a political party. E spiega che i colloqui del Qatar fallirono quando Washington fece affondare l'idea della liberazione di cinque talebani da Guantanamo.

Queste interviste sono rare e difficili da ottenere ma importantissime per capire un movimento su cui abbiamo pochissime fonti dirette e da cui provengono spesso rivendicazioni non sempre attendibili. Vale la pena di segnalarle anche se Agha Jan è una figura controversa: è stato l'uomo dei colloqui nel 2011 con gli americani ma ora si trova in Turchia, non si sa bene se solo per motivi di salute - come dice - o per dissidi con la shura di Quetta che, tra l'latro, l'avrebbe messo sotto inchiesta. Anche la sua liberazione (era stato arrestato dopo mullah Baradar) ha fatto discutere e si era pensato che in qualche modo i pachistani volessero utilizzarlo.

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