Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

domenica 4 ottobre 2015

Msf Kunduz: un incidente? I medici senza frontiere vogliono la verità

Un estratto dell'intervista apparsa oggi su il manifesto

«Danni collaterali? Inaccettabile, semplicemente inaccettabile. Incidente? Non è stato un incidente: l'ospedale è stato colpito ripetutamente per più di mezzora». Non è una reazione rabbiosa quella di Gabriele Eminente, direttore generale di Msf Italia. Al telefono da Ferrara. dove partecipa con la sua organizzazione al Festival di Internazionale, risponde con una freddezza e un distacco che non lasciano spazio a commenti o arzigogoli. Msf ha iniziato a lavorare in Afghanistan nel 1980 e lo fa a Kunduz, Kabul, Lashkar Gah, Khost; riceve esclusivamente fondi privati e non accetta finanziamenti dai governi. Ci tiene ai principi «E c'è un principio umanitario chiarissimo e condiviso per cui non solo le strutture sanitarie non dovrebbero essere oggetto di attacco ma anzi andrebbero protette»
Anche se ci sono dei feriti dalla parte del torto?
Noi non facciamo distinzioni, non le abbiamo mai fatte. Chiunque ha bisogno di cure viene curato
L'ospedale adesso è distrutto
E devo purtroppo confermare che, a ora (le 20 di ieri ndr), ci sono 12 vittime tra il personale e 7 tra i pazienti, tra cui 3 bambini. I feriti sono 37, 19 dei quali fanno parte del nostro staff. 5 casi sono critici. Abbiamo dovuto trasferirli tutti a Pol-iCharki, a due ore di macchina da Kunduz
Come spiega che l'errore di cui parla la Nato sia durato tanto
Questo è davvero il punto che va assolutamente chiarito. E non si può parlare di “incidente”: tutti sapevano le nostre coordinate che erano state reiterate all'inizio della battaglia. L'ultima comunicazione è del 29 settembre. Questa per noi è una prassi: tutti devono sapere dove operiamo e cosa facciamo. Sia per potersi curare, sia perché – sapendo dove sono le nostre strutture – si eviti di colpirle. Tutti sapevano non solo dell'ospedale ma anche delle residenze, degli uffici e della nostra unità di stabilizzazione a Chardara (Nord di Kunduz ndr)
L'ipotesi di un atto deliberato?
E' quel che andrà chiarito nel dettaglio perché siamo stati colpiti più volte e per oltre mezz'ora dopo che avevamo avvisato l'autorità militare che eravamo stati bombardati a partire dalle due di venerdi notte. Gravissimo. Chiediamo un'indagine approfondita e trasparente proprio perché l'ospedale è stato colpito più volte in modo reiterato ma non gli edifici vicini. L'aereo colpiva, spariva e ritornava a bombardare

Nessun commento: