Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

sabato 27 aprile 2019

Caccia all'uomo a Sri Lanka

I corpi di 15 persone, tra cui sei bambini giacciono sul luogo di una feroce battaglia con armi da fuoco avvenuta questa notte in una città orientale dello Sri Lanka. E’ solo l’ultimo episodio di una caccia all’uomo nel dopo strage di Pasqua. Del resto l’avvertimento è chiaro: stanarli casa per casa. E’ una strategia da emergenza nazionale - molto simile a quella impiegata nella guerra contro le Tigri tamil che volevano una regione autonoma nel Nord – la promessa del presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena. “Verranno controllati tutti i nuclei familiari del Paese e verranno stabiliti gli elenchi dei residenti permanenti di ogni casa per garantire che nessuna persona sconosciuta possa vivere da nessuna parte". Casa per casa, in città e in campagna, la caccia è cominciata per far piazza pulita di chi potrebbe avere a che fare con gli estremisti islamici indicati come i colpevoli della strage di Pasqua rivendicata dallo Stato islamico. Nella foto pubblicata dagli uffici stampa del califfo l’unica figura a volto scoperto, insieme a sette “martiri”, è proprio il capo del National Thowheed Jamath, Zahran Hashim (aka Mohammed Zahran), predicatore radicale e supposta mente del gruppo di fuoco. Si è fatto saltare all’Hotel Shangri-La di Colombo durante gli attentati di domenica. Sirisena lo conferma e intanto si scusa per il buco nero nei servizi srilankesi che dipendono da lui. Lui che non ne sapeva niente così come il premier Ranil Wickremesinghe, anche lui all’oscuro di quell’informazione del 4 aprile – saltata fuori anche grazie alla pubblicazione di un memo di una settimana dopo – che metteva in guardia su possibili attentati...( continua su atlanteguerre)

Nessun commento: