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giovedì 30 maggio 2019

Il martirio di Rafi

Nusrat Jahan Rafi aveva 19 anni quando il 6 aprile scorso un manipolo di suoi coetanei con qualche sodale più anziano l’ha attirata sul tetto di una madrasa del Bangladesh orientale e ha iniziato a minacciarla per una denuncia contro il superiore della scuola che la giovane aveva accusato di molestie sessuali: accusa che – seppur tra molte difficoltà - l’aveva portato in carcere. Ma quando Rafi si rifiuta di ritrattare, il branco reagisce cospargendola di kerosene e le dà fuoco. E’ la prova di un delitto premeditato. Rafi arriva in ospedale con l’80% del corpo bruciato. L’hanno trasferita a Dacca ma i medici non riescono a salvarla: muore cinque giorni dopo. Riesce però a raccontare la storia e a fare almeno in parte i nomi dei suoi assassini che conosce bene. Così ieri 16 persone, 12 delle quali già in carcere, sono state accusate del suo omicidio in base alla legge che in Bangladesh difende i diritti di donne e bambini. Rischiano la pena capitale. Una pena che si crede esemplare dopo che la polizia e gli investigatori hanno agito rapidamente tanto quanto i giudici che hanno ora in mano un fascicolo di oltre 800 pagine sul caso...segue su atlanteguerre.it


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