
Da che è stato imposto lo stato di emergenza, polizia e intelligence – dotati di ampi poteri per arrestare e detenere i sospettati per lunghi periodi - sono al lavoro ogni giorno. I social sono stati nuovamente sospesi dopo i fatti di Negombo, e la stampa è sotto pressione perché non intralci le indagini. La lista quotidiana di arresti, interrogatori, raid è un susseguirsi di notizie che non aiutano la distensione e che si mescolano a nuovi allerta e al timore di nuovi attentati. Le maglie sono strette. Sui visti ad esempio. Il titolare dell’Interno, Vajira Abeywardena, ha detto che 200 studenti musulmani sono stati trovati con visti che erano scaduti: multati e poi espulsi. "Considerando la situazione attuale nel Paese, abbiamo rivisto il sistema dei visti e preso una decisione per effettuare restrizioni sugli ingressi degli insegnanti religiosi”, ha detto il ministro alla France Press. Intanto procedono le pratiche di riconoscimento e rimpatrio delle vittime straniere che sono sinora 44. La comunità straniera più colpita è quella indiana con (11 persone) e subito dopo viene quella cinese con sei vittime.
Alcuni di loro lavoravano in progetti di cooperazione e Pechino sta seguendo la vicenda con molta attenzione anche perché la Cina ha in piedi nello Sri Lanka diversi progetti tra cui quello del grande porto di Hambantota nel Sud del Paese dov’è presente l’azienda della logistica di container China Merchants Port Holdings Co. Secondo il quotidiano cinese Global Times, gli interessi cinesi e la cooperazione tra i due Paesi non hanno sofferto per gli effetti degli attentati di Pasqua, ma la preoccupazione che la cosa si possa ripetere preoccupa anche Pechino che ha offerto collaborazione al governo dello Sri Lanka anche in materia di sicurezza. Non è l’unico Paese a farlo. Americani e indiani hanno mandato i loro 007 per capire cosa c’è esattamente dietro la strage rivendicata dallo Stato islamico e messa in opera da un piccolo gruppo islamista locale – National Thowheed Jamath - che a Pasqua ha fatto il suo mortale salto di qualità.
Nessun commento:
Posta un commento