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mercoledì 25 agosto 2021

Il 26 agosto su Wikiradio la drammatica scomparsa di Enzo Baldoni

Il 26 agosto in onda su Wikiradio alle 14 (Radio3) 



Bene, ci siamo. Ora vediamo cosa sai fare, vecchio mio. Dietro quest’angolo c’è un carro armato americano. Forse l’equipaggio è nervoso. Forse hanno l’ordine di sparare o forse no, ma noi non lo sappiamo. Non posso togliermi dalla testa quel che è successo all’amico e collega di penna Raffaele Ciriello, ucciso in mezzo alla strada dalla raffica di un mitragliere nervoso quando era di fronte – armato solo di una macchina fotografica – a un Merkava israeliano. Palle fredde. Vediamo che succede. 

Siamo a Bagdad nel 2004 e chi scrive è Enzo Baldoni un giornalista che firma un pezzo dal titolo  Il primo Bradley non si scorda mai. Il Bradley è un blindato  americano per il trasporto delle truppe. E’ armato con missili che possono spazzar via un veicolo nemico a 4 chilometri. Ha un cannoncino che può vomitare fino a 300 colpi al minuto. Baldoni è li davanti nell’Iraq in fiamme. In una posto dannato dove lascerà la vita arricchendo un elenco molto lungo: Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, Antonio Russo, Maria Grazia Cutuli,  Italo Toni e Graziella de Palo, il fotografo  Raffaele Ciriello. Tutti giornalisti caduti sul campo come Baldoni. Ma Enzo non è esattamente un reporter come tutti gli altri. E’ un uomo che segue la storia dei conflitti a cavallo tra giornalismo, attivismo umanitario e forse anche un forte senso dell’avventura. E’ un personaggio molto particolare cui non manca fiuto giornalistico e coraggio. L’adrenalina del pericolo non lo spaventa. Semmai lo eccita, come accade spesso quando sei in prima linea o vicino alla prima linea. Quando davanti a te c'è un Bradley o un Merkava israeliano che è un altro maledetto tipo di carrarmato. Quello che ha ucciso Raffaele Ciriello a Ramallah il 13 marzo del 2002. Due anni prima. Un  amico di Enzo...  


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