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mercoledì 27 aprile 2022

Cosa fa la "neutralità attiva" dei pacifisti

Il giorno dopo la Marcia straordinaria Perugia Assisi si può trarre un primo bilancio della vitalità di un movimento che non crede alla logica della guerra. Ma se quel movimento si limitasse a marciare, per quanto significativa sia stata la giornata di domenica con decine di migliaia di marciatori di ogni età ed estrazione, sarebbe facile per i detrattori dire che qualche chilometro a piedi non serve a nulla. Bisognerebbe dunque spiegare a chi deride coloro che si danno da fare per uscire dalla logica che impone di rispondere guerra a guerra che quel movimento continua muoversi. Andrà oltre una marcia - che è stato dopo anni di difficoltà anche un forte momento di unità del movimento per la pace - proprio perché l’anima di quei marciatori non si ferma ad Assisi, solo uno dei tanti momenti che cercano di costruire un’altra logica.

StoptheWarNow è una sigla che i lettori conoscono dalla marcia di Leopoli di un mese fa, quando un convoglio di oltre 60 mezzi si è recato nella città più occidentale dell’Ucraina con un messaggio di pace, aiuti umanitari e la capacità di raccogliere e portare in Italia 300 persone in grave difficoltà che non avevano altri mezzi per mettersi al sicuro. Una marcia a cui non è stata dedicata molta attenzione. Questa sigla, che raccoglie circa 150 diverse associazioni religiose e laiche, e che si deve soprattutto all’iniziativa dell'Associazione cattolica papa Giovanni XXIIImo, è però andata avanti e nei giorni scorsi si è incontrata per formulare un nuovo piano di iniziative. Il programma lo spiega Gianpiero Cofano di APG23 al telefono da Zagabria... (continua. Leggi tutto su atlanteguerre)

Questo articolo è uscito anche su ilmanifesto e Lettera22


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