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domenica 31 agosto 2025

Indonesia in fiamme


S
arebbero già cinque le vittime dell’ondata di violenza che sta investendo l’intero arcipelago indonesiano dove un presidente in difficoltà ha ordinato al generale Listyo Sigit Prabowo, Capo della Polizia Nazionale (Polri) e al Comandante delle Forze armate indonesiane (TNI), generale Agus Subiyanto, di adottare “misure severe” contro gli “atti anarchici” in diverse regioni. Un pugno di ferro evocato ieri dal capo dello Stato Prabowo Subianto ma già in atto da giovedi quando un veicolo della Polizia aveva investito e ucciso un ignaro mototaxi che stava attraversando la capitale Giacarta nel momento in cui erano in corso manifestazioni di protesta contro l'aumento degli stipendi ai parlamentari e per rivendicare un aumento dei salari dei lavoratori. La reazione all’episodio, di cui è rimasto vittima il ventunenne Affan Kurniawan ucciso dal veicolo di un’unità operativa speciale  della Polri, non si è fatta attendere. 

Da Giacarta la protesta contro la brutalità della repressione si è estesa venerdi e ieri in diverse parti del vasto arcipelago. Sabato i manifestanti hanno dato fuoco agli edifici dei Parlamenti regionali in tre province, un giorno dopo che tre persone erano morte a causa delle fiamme appiccate  a Makassar, nell’isola di Sulawesi. a un palazzo governativo. Ieri, stando ai  media locali, sono stati dati alle fiamme e saccheggiati gli edifici parlamentari di Pekalongan (Giava Centrale) e nella città di Cirebon (Giava Occidentale) oltreché nella regione del Nusa Tenggara occidentale: manifestazioni si sono svolte anche nella famosa meta turistica di Bali dove è stato preso di mira il comando di polizia. Secondo l’agenzia Reuters, il media locale metrotvnews.com ha riportato la notizia di un'ulteriore vittima nell'incendio dell'edificio parlamentare di Makassar, fatto però ancora in attesa di verifica. 

Tutto è dunque cominciato giovedi scorso, in una giornata carica di tensione come ormai avviene da che il neo presidente Prabowo Subianto (eletto nel febbraio 2024) ha iniziato a dare una svolta autoritaria al Paese. Prabowo è un ex generale che non fa mistero delle sue simpatie per la mano forte e a poco è servita la sua visita venerdì sera alla famiglia del motociclista Affan Kurniawan per porgere le condoglianze. In precedenza – ricorda il quotidiano in lingua inglese Jakarta Post - aveva invitato alla calma, promettendo un'indagine sulla morte del ragazzo ma, poche ore dopo, “gli indonesiani inferociti si sono radunati davanti al quartier generale della Brigata mobile della polizia nazionale a Kwitang, nel centro di Giacarta, incolpando l'unità della morte di Affan” e lanciando petardi contro un edifico governativo. La risposta della polizia alle proteste, ricorda ancora il giornale della capitale,  aveva suscitato forti critiche dopo che sui social media erano circolate le immagini che mostravano il veicolo della Polri investire e uccidere Affan. I video, ampiamente diffusi sulle piattaforme online, mostravano tra l’altro che il veicolo, dopo aver ucciso Affan, si dava alla fuga e veniva inseguito dalla folla e infine fermato.

Oltre alla polizia, anche la Commissione nazionale indonesiana per i diritti umani (Komnas HAM) ha avviato un'indagine sulla morte dell’autista di mototaxi. Ma per ora tutto ciò non sembra calmare le acque. Il capo della Polizia Listyo Sigit Prabowo, di cui viene chiesta la testa, tiene duro: “Sono un soldato – ha detto - e le istruzioni del presidente sono chiare: l'esercito e la polizia devono rispondere con fermezza a qualsiasi azione che turbi l'ordine pubblico". Dichiarazioni che le acque possono solo agitarle.

Questo articolo è uscito stamattina su ilmanifesto. Nella foto, Prabowo Subianto in un manifesto di Giacarta

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