
Ospita circa 80mila documenti che, spiega il direttore di Agku Abdul Waheed Wafa, saranno digitalizzati per poter essere a disposizione anche di sedi periferiche nel Paese o condivise all'estero. Nell'ottantesimo anniversario della sua fondazione, l'università di Kabul ospita dunque un nuovo piccolo gioiello (di cui Nancy è l'infaticabile coordinatrice) che non ha ambizioni solo bibliofile. Può ospitare mostre fotografiche (adesso una del fotoreporter americano Gill), studenti e ricercatori in una grande sala dotata di alta tecnologia (dono dell'Estonia) e può organizzare eventi, riunioni, conferenze. I quattrini vengono da Usaid, Asia Foundation, ambasciata norvegese, cooperazione svizzera e dalla Fondazione Dupree che ha donato tutti i materiali raccolti da Nancy e da suo marito Luis ormai scomparso.
Il loro lavoro di raccolta dunque non andrà perduto. Così almeno assicura Obaidi, ministro dell'università, e così diceil padrino dell'operazione, l'ex candidato alla presidenza Ashraf Ghani che per primo offrì a Nancy un luogo fisico dove mettere, intanto, la sua poderosa documentazione. “A Nancy non si può dire di no – ha detto – quindi è meglio dir subito di si. Quando mi espose l'idea le dissi subito: intanto metti pure tutto nel mio ufficio....”. Risate dal pubblico. Auguri Acku.
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