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mercoledì 11 dicembre 2013

USA-PAKISTAN. DRONI, LOGISTICA E IL BORSELLINO DI CHUCK HAGEL

Era dal gennaio del 2010 che un ministro della Difesa americano non si recava in Pakistan.  Lo ha fatto lunedi scorso Chuck Hagel che, dopo aver incontrato il premier Nawaz Sharif, è stato ricevuto dal neo capo delle forze armate pachistane generale Raheel Sharif (con lui nella foto a Rawalpindi), un uomo che vale ben più di un ministro della Difesa. Singolare che gli Usa abbiano aspettato tanto per questa visita che Hagel ha fatto provenendo in gran segreto da Kabul per poi andare, si dice, dagli alleati nel Golfo a rassicurarli sugli effetti dell'accordo con l'Iran che a nessuno (nel Golfo soprattutto ma forse nemmeno in Pakistan) è piaciuto molto.

Nell'agenda pachistana ci sono un paio di problemi: i droni, tanto per cominciare, la cui guerra segreta crea problemi al governo e ai militari pachistani. E le ritorsioni sul valico del Khyber Pass, praticamente bloccato per giorni dalle ultime proteste proprio per via dei droni (ora la via verso la porta di Torkham è stata però riaperta). Della visita, oltre alle frasi di rito, si sa poco a parte il fatto che Hagel avrebbe fatto pesare sul piatto il borsellino. Dopo mesi di tensioni, le cose si erano poi aggiustata e dal luglio 2012 era ripreso il programma di assistenza al Pakistan per cui l'amministrazione avrebbe tirato fuori già 1,5 miliardi (1,2 secondo altre fonti) che vanno in gran parte a sussidiare le forze armate. Hagel ha fatto capire che, anche in previsione del ritiro delle trippe dall'Afghanistan previsto a fine 2014 (almeno in parte), gli Usa non vogliono problemi su quella che è la principale rotta logistica per importanza specie se si devono evacuare mezzi pesanti. Insomma o ci sono garanzie o si taglia di nuovo la borsa della spesa. Messaggio ricevuto. Presumibilmente anche sui droni, la cui campagna continua ad apparire in buona salute.

In basso in giallo una mappa con le due strade che dal porto di Karachi portano in Pakistan: via Chaman/Spin Boldak a Sud e via Khyber Pass a Nord, la più importante sia per gli Usa sia per la Nato


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