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mercoledì 19 marzo 2014

Tocca a Yunus Qanuni

Yunus Qanuni (Qanooni) formava, col maresciallo Fahim e il dottor Abdullah Abdullah, il triumvirato dell'Alleanza del Nord quando - già morto Massud- si trattò di cacciare i talebani. Adesso Fahim è morto e Abdullah corre per le presidenziali. Gli altri alleati dell'epoca, il generale Dostum e il ras di Herat Ismail Khan, un po' sono caduti in disgrazia un po' - è il  caso del leader di lingua uzbeca - si son messi in corsa per lo scranno da capo dello Stato. Restava dunque solo Qanuni per ricoprire il posto di Fahim, deceduto settimana scorsa per un attacco di cuore. Indicato da Karzai come nuovo vicepresidente  (ora spetta al parlamento dire si), Qanuni fu il grande negoziatore della pre fase di Bonn, che si svolse a Roma prima della conferenza (che avrebbe dovuto anche quella svolgersi a Roma ma che i tedeschi si accaparrarono) con la quale nell'ormai ex capitale tedesca di santificò la nascita del nuovo Afghanistan. Oltre 13 anni fa.



E' un uomo competente e intelligente, sempre un passo indietro rispetto ai suoi antichi e spesso roboanti compagni di merenda. E' forse l'uomo giusto per l'incarico ma è anche il punto di equilibrio di una bilancia in parte etnica, in parte politica. Ormai quel che resta dell'Alleanza del Nord è anche un gruppo di potere il cui peso è da prendere in seria considerazione. Karzai lo sa. La scelta era inevitabile.

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