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sabato 9 febbraio 2019

La fine della favola della principessa e il generale (aggiornato)

E' molto a rischio la designazione di Ubolratana a premier della Thailandia nelle prossime elezioni del 24 marzo: venerdi in tarda serata infatti, suo fratello Maha Vajiralongkorn - il re della Thailandia - ha bollato come "inappropriata" la scelta della sorella maggiore. La decisione di candidarla, in capo al Thai Raksa Chart, un partito che con il  Pheu Thai è considerato un'emanazione della famiglia Shinawatra (in esilio) di cui l'ex principessa Ubolratana è molto amica, ha scatenato un vero e proprio terremoto politico in Thailandia - sui giornali e nei social - tra i favorevoli e i contrari alla sua candidatura (nell'immagine a dx, Ubolrata in un manifesto elettorale).

 Lei - il cui nemico elettorale è il generale Prayuth Chan-o-cha - si è difesa oggi su Instagram sostenendo che è solo una comune cittadina da quando ha sposato un americano "borghese" cinquant'anni fa rinunciando alle prerogative della real casa. Ma i maligni fanno notare che Ubolratana usufruisce perlomeno di alcuni dei privilegi concessi ai reali. Cosa succederà ora? La signora dal sangue blu vuole andare avanti ma il suo partito - sostenendo di voler rispettare il dettato reale - ha già fatto un passo indietro e ora rischia anche l'esclusione dalle urne se la Commissione elettorale, come il partito dei militari chiede, dovesse ritenerlo colpevole di aver violato la legge. "Ha commesso un suicidio candidando la principessa", scriveva un commentatore sul Bangkok Post.

L'opinione pubblica è spaccata. Ma, soprattutto, il re ha detto la sua. E in un Paese come la Thailandia le parole del re hanno un peso come forse in nessun'altra monarchia al mondo.

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