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martedì 17 febbraio 2009

L'ODORE DEL RITORNO E ANCORA IL GIGI


Il conto alla rovescia è già cominciato. Tra un po' si va.
Sono entrato ieri in un'agenzia di viaggio per comprarmi il biglietto di ritorno e sono rimasto investito da quell'odore particolare che hanno questi posti in Asia: moquette sempre lucidatissima, gran poster alle pareti, riviste gualcite e patinate. Un odore tipico di modernità, di un qualche stick vagamente ascellare, ineludibile profumo di kebab e anche un sotto fetore che aleggia sempre furibondo, cloache intasate e gabinetti che perdono.
Ma poi mi è venuto il dubbio che non si trattasse dell'odore delle agenzie di viaggio ma di quello del ritorno. Soprattutto se, tutto sommato, non ve ne vorreste andare. Già provato tante volte quando andavo a cercare i cheap flight , a Delhi o a Bangkok, con quella voglia mista di tornare a casa e il dubbio se non fosse meglio restarsene ancora fuori.
E' insomma un odore di memorie passate e persino future: di tutto quello che state aspettando di fare (riabbracciare i figlioli e tenerli stretti, rivedere amici, raccontare come vi siete rilassati in una città sulla linea del fronte), di tutto quello che avete fatto (giardini e bulbul di Babur, il lento inesorabile dolore della guerra, le mandorle del Kabuli palau) e di tutto ciò che ancora vi manca (vedere il gran buzkashi di Kabul ad esempio). Così dannatamente tanto...
Quell'odore, quelle immagini, son sparite subito, travolte dalla praticità dell'ovvio (Where do You want to go, Sir?) e da un appuntamento obbligato con seguito di chiacchiere e birrette. Ma chiudo qui anche perché vorrei segnalare, a chi ha avuto la pazienza di seguirmi, i bei commenti postati al ricordo di Gigi Notari, due bloggate più sotto. Non solo esercizio di memoria e dunque il racconto di com'era lui, il Gigi, e noi, allora. Ma soprattutto affetto. Che vorrei arrivasse anche al suo ragazzo e alla sua compagna. Fa piacere sapere che tanti gli volevano bene. Che non possono dimenticare quella sua faccia col ciuffo ribelle. E che hanno voglia, bisogno di dirlo.

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