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giovedì 8 ottobre 2009

LA FIRMA DA 70 MILIONI DI EURO


Una firma ai piani alti della Farnesina sta bloccando 70 milioni di euro. Manca la persona che, vergando il suo nome sull'ordine di finanziamento, permetta alla ragioneria di erogare i già magri fondi a disposizione della Direzione generale per la cooperazione (Dgcs). Fondi che, tra il bilancio del 2009 e i “residui” passati, variano tra i 60 e i 70 milioni. Una boccata di ossigeno necessaria perché i progetti finanziati all'estero dalla Farnesina alle Organizzazioni non governativa (Ong) vadano avanti.

La questione è nata con la nomina a console di Lione della signora Laura Bottà che fino a settembre era a capo dell'Ufficio VII . Ma al suo posto non è arrivato nessuno. Le Ong temono che la cosa si trascini per mesi e che il 2009 si apra con una montagna di carte inevase e nessun nuovo capo ufficio. Possibile che la fiammeggiante neo direttrice generale, Elisabetta Belloni, non abbia protestato? “Basterebbe un cenno del ministro o anche del segretario generale – dicono le Ong – e la cosa si risolverebbe. Basta aver voglia di farlo. Attenzione che non registriamo”. Preoccupazione legittima visto che l'Italia è il fanalino di coda della Ue nella cooperazione, scesa con la finanziaria 2009 a 326 milioni di euro, con un taglio di 522.

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