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venerdì 29 luglio 2011

TRE MONTI E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Un capolavoro di geometria finanziaria smentisce le già scarse buone notizie sul decreto di rifinanziamento delle missioni all'estero appena votato al Senato. Apparentemente ha aumentato i fondi di cooperazione civile di ben 16 milioni ma non è affatto così. Quell'aumento non solo è del tutto virtuale e probabilmente non ci sarà mai, ma sottrarrà anzi risorse alle già smilze casse della Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri

Questa volta
il ministro Tremonti l'ha fatta davvero bella. Un capolavoro di diabolica geometria finanziaria o, se si preferisce, il trasferimento in Parlamento del gioco delle tre carte. Quelle dove si punta tutto su una figura che poi, come http://www.blogger.com/img/blank.gifd'incanto, sparisce. La notizia arrivata ieri sui giornali nazionali era infatti che il decreto sul rifinanziamento delle missioni all'estero appena votato al Senato ha aumentato i fondi di cooperazione civile di ben 16 milioni. Un miracolo in tempi di tagli al spesa. Applausi che forse hanno anche convinto i più riottosi senatori del Pd ha votare a favore della legge. Ma non è affatto così. Quell'aumento non solo è del tutto virtuale e probabilmente non ci sarà mai, ma sottrarrà anzi risorse alle già smilze casse della Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri. (Mae).

Il trucco contabile, degno del re dei commercialisti e messo a punto dal Tesoro (Mef) è così sottile che nemmeno l'opposizione se n'è accorta. Poi, a tarda sera e facendo bene i conti, la verità è saltata fuori. Carta vince, carta perde...(segue su Lettera22)

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