Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

domenica 27 gennaio 2013

LA BIBLIOTECA DI AMANULLAH (Poesia afgana)

La mostra di Roma Calpestare la guerra, che si tiene in questi giorni nella capitale, ci dà l'occasione di segnalare un libro colpevolmente taciuto da questo blog. Si tratta di Florilegio afgano, un libricino di Vincenzo La Salandra, meridionalista e asiatista con una passione per il mondo islamico, uscito nel 2009 per gb editoria (ora alla sua terza ristampa) in cui sono tradotte una serie di poesie afgane dal medioevo ai nostri giorni, una “breve ma complessiva scelta della produzione poetica del popolo afgano (dice nella nota introduttiva l'autore che, con nostra grande soddisfazione scrive “afgano” senza h) fino alle liriche dei nostri giorni”. Aggiunge La Salandra che la scelta è dovuta anche al desiderio di voler mettere in luce il fatto che “l'immagine dell'Afghanistan non dovesse rimanere legata nel nostro paese a logiche di oscurantismo e smaccata ignoranza”. Obiettivo centrato

Il libro lo trovate alla mostra dove potete vedere anche i tappeti di “propaganda” antisovietica (ma anche anti americana di marca talebana) che furono utilizzati dai mujaheddin...potremmo dire al posto dei ciclostili. La mostra è merito della Onlus CooperAction e al risoluto amore per quel Paese dei fratelli Edoardo e Danilo Marino e di Alessio Di Carlo. In vendita anche un libro di Edoardo (Guerre a tappeto), un libro fotografico di Danilo e un bel cortometraggio “Inside Kabul” che riserva qualche piacevole sorpresa (specie nelle parti 2 e 3 del video). Sempre nella scia indicata da La Salandra.

Nessun commento: