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martedì 18 febbraio 2014

Donne e abusi: Karzai dice no al nuovo codice di procedura penale

Un uomo nella provincia di Herat ha lanciato una bomba a mano contro la moglie e i figli, li ha feriti, ed è scappato. L'incidente – riferisce ToloNews - è avvenuto nel distretto di Guzara e nell'episodio sua moglie Alima e due bambini, di uno e tre anni, sono stati feriti. Secondo la moglie, il marito è un tossicodipendente che li voleva morti perché non aveva come mantenerli ma la polizia di Herat sostiene che la causa dell'attacco è ancora poco chiara.

Foto di Romano Martinis
Per quanto poco chiare possano essere le cause dell'episodio (una crisi, un caso, l'intenzione premeditata di uccidere), la bomba c'è stata e i feriti pure, salvi per miracolo. Eppure, le norme appena votate dal parlamento afgano sul nuovo codice di procedura penale potrebbero permettere al marito di farla franca. Perché l'unica testimone che potrebbe accusare senza fallo il marito è la moglie (a meno che i vicini non abbiano visto qualcosa) ma la legge prevede che una persona sotto accusa non possa essere giudicata in base alle testimonianze dei parenti. Dunque, con un buon avvocato e codice alla mano, la povera Alina pur essendo la vittima non potrebbe accusare il marito...

Se il caso di Alima è un po' al limite, altri lo sono molto meno e le polemiche non sono mancate da parte dei gruppi, afgani e non, di tutela dei diritti delle donne. Ha spiegato Human Rights Watch che, poiché spesso gli unici testimoni degli abusi commessi dentro le pareti domestiche sono i familiari, se non possono testimoniare a carico dei parenti non c'è modo di inchiodare i colpevoli. Una donna che è vittima di violenza domestica dunque – aveva parafrasato Hrw - non sarebbe in grado di testimoniare contro il marito, una ragazza che è stata costretta a un matrimonio contro la sua volontà non potrebbe testimoniare contro il padre e così via.
E questa è la cattiva notizia. La buona invece...


Lunedi – questa è la notizia buona - dal palazzo di Karzai, che deve firmare la legge, è arrivato uno stop proprio su quel capitolo che grosso modo recita: "Le seguenti persone non possono entrare nel dibattimento come testimoni ... i parenti degli imputati". Ieri però Aimal Faizi, portavoce del palazzo presidenziale ha detto che il gabinetto del presidente ha deciso che il nuovo codice di procedura penale afgano non entrerà in vigore se non con nuove modifiche, modifiche che riguardano proprio quel punto controverso. Anche Alima dunque potrà incastrare suo marito se ha effettivamente cercato di uccidere lei e i suoi due figli con quel dannato ordigno in un Paese dove la violenza (di genere e non) è all'ordine del giorno.

ps Ma il nostro governo, incaricato a Bonn del "pilatsro giustizia" ha fatto le pressioni necessarie? Se si sarebbe interessante saperlo

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