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domenica 6 settembre 2015

Aiuti a Kabul fino al 2030

L'afghani continua a perdere rispetto a dollaro ed euro
Nel silenzio generale qualcosa è successo a Kabul in questi giorni. Vi si sono appena conclusi due incontri internazionali affatto secondari cui hanno partecipato - ospiti del governo e di Unama -  una trentina di Paesi e decine di organizzazioni internazionali. Di che si tratta? Del Recca VI (Regional Economic Cooperation Conference on Afghanistan) e del  Som (Senior Official Meeting).
Il primo è un incontro eminentemente economico, il secondo più politico (ha partecipato anche l'Italia, che tra l'altro ha appena firmato per 28,6 mln di euro per il bypass di Herat ) ma non meno significativo dal punto di vista degli aiuti al Paese che continueranno sin al 2030. Per il governo a due teste di Ashraf Ghani è un buon risultato anche se si fa fatica, salvo rare eccezioni, a trovare la notizia. Quella buona è dunque che i soldi continueranno ad arrivare anche se non è chiaro in che quantità. Quella cattiva è che le cose non vanno affatto bene benché il governo abbia superato l'esame del Som per il quale aveva preparato un documento programmatico di buone intenzioni.



La carta moneta al d tempo di Daud Khan
Il campanello d'allarme viene dalla Wolrd Bank. La Banca  mondiale infatti ha  rivisto al ribasso le sue previsioni: Cassandre iettatrici? Purtroppo non sembra essere così. Dopo una crescita quasi a due cifre del 9% annuo dal 2001, si è fatta adesso una stima del 2,5% quest'anno. Ma adesso la World Bank la stima sul breve periodo  la fa a meno del 2% per il 2015, con problemi di occupazione e sviluppo - per non dire della guerra - tutti da risolvere. Compreso l'annoso problema di dazi e tasse che è ancora difficile raccogliere.

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