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martedì 18 giugno 2019

Iran-Usa: l'escalation militare e il "fronte orientale"

Il ministero della Difesa americano ha reso noto il dispiegamento di circa 1.000 altri soldati in Medio
Oriente "a scopo difensivo", per le minacce che proverrebbero dall'Iran. Secondo Washington i recenti attacchi iraniani convaliderebbero “informazioni affidabili e credibili” sul comportamento “ostile” dell’Iran che minaccia gli “interessi degli Stati Uniti in tutta la regione". Continua dunque l’escalation della tensione nel Golfo.

Venti di guerra tra Stati Uniti e Iran non hanno del resto mai smesso di soffiare dalla caduta dello Scià nel 1979 e da allora Teheran ha sempre cercato di coprirsi le spalle in caso di un eventuale attacco, che preveda bombardamenti o l’avanzata di truppe di terra. Il fianco occidentale e il mare sono pericolosi: a Ovest ci sono Paesi alleati o amici degli americani e a Sud una distesa d’acqua in cui parcheggiare le portaerei. Sul fianco orientale invece ci sono due Paesi con cui si può lavorare, più meno facilmente, più o meno ufficialmente. Il Pakistan è un Paese sunnita e dove i finanziamenti del Golfo hanno armato gruppi settari anti sciiti. Ma il governo di Islamabad sarebbe riottoso a una guerra con l’Iran. Il gioco diplomatico ha dimostrato in passato un grande attivismo dalle due parti. Poi c’è l’Afghanistan e quello si è un vero pericolo. I colloqui di pace tra Talebani e americani preoccupano Teheran. In quei colloqui, che dovrebbero disegnare una possibile pace, c’è un convitato di pietra: un argomento di cui ufficialmente non si sta discutendo, e che è la vera preoccupazione dell’Iran. Con l’arrivo di Ashraf Ghani alla presidenza nel 2014, Kabul ha già firmato con Washington un controverso Bilateral Security Agreement (Bsa) che Karzai si era rifiutato di siglare. In soldoni l’accordo prevede sia l’immunità per i soldati americani davanti a un tribunale nazionale, sia il diritto di usufruire della logistica militare afgana, ossia delle basi aeree delle Forze armate. Basi aeree da cui si potrebbe sferrare un attacco in grande stile all’Iran. Che fine farà il Bsa?

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