Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

giovedì 23 luglio 2020

I Paesi della “cintura” a Sud della Cina: un mistero del Covid-19?

La fiammata del ritorno di Covid-19 in Cina, all’inizio dell’estate, ha creato timori in tutto il mondo e in particolare in Asia orientale, dove si teme che nuovi focolai di infezione riportino indietro le lancette dell’orologio. Non ovunque: il Giappone per esempio ha tolto lo stato di emergenza e Paesi come Taiwan o la Corea del Sud sono abbastanza tranquilli sulla capacità di governare possibili nuovi picchi, forse anche grazie al loro relativo isolamento geografico. Nel Sudest asiatico, la vasta regione al confine meridionale della Cina, le cose sono un po’ diverse. I Paesi hanno reagito sin dall’inizio della crisi con modalità differenti e la paura non è certo passata, specie in Indonesia e Malaysia, che presentano ancora i tassi più alti di infezione. Ma il timore di una ripresa è contagioso anche per chi ha meno infetti e riguarda in particolare quelli che potremmo chiamare i “Paesi della cintura”: Paesi che non hanno molti casi di contagio ma che proprio per questo continuano a tenere alta la guardia.

Sono in particolare i quattro Stati che confinano con la grande Cina Popolare – dunque i più vicini geograficamente al primo focolaio di Wuhan,e quindi, a rigor di logica, i più esposti. Come un po’ ovunque nel Sudest, vi abitano comunità cinesi della diaspora e, soprattutto, sono crocevia di un intenso via vai commerciale e di una grossa circolazione di persone da e verso la Cina, e si trovano sulla rotta di lavoratori stagionali impegnati nei grandi lavori della Nuova Via della Seta.
Eppure, Cambogia, Laos, Vietnam e Myanmar sono tra gli Stati meno colpiti al mondo. E’ una sorta di mistero perché si tratta di Paesi poveri, con evidenti casi di sottosviluppo, malnutrizione, povertà e, soprattutto, con una struttura sanitaria di base – fatta forse esclusione per il Vietnam – fragile e, in diverse aree, inesistente. Come è possibile dunque che siano tra i pochi Stati al mondo a essere sostanzialmente immuni dal virus? Con l’esclusione del Myanmar, che ha avuto sei decessi, sono tutti Paesi dove il virus non ha ufficialmente fatto vittime e dove la somma dei casi di infezione non arriva a mille. Davvero poco su un totale di circa 180 milioni di abitanti. Qual è il segreto del “mistero della cintura”?

Continua su AspeniaOnline

Nessun commento: