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venerdì 9 ottobre 2020

La legge sul mercato del lavoro scuote l'Indonesia

La rabbia che da lunedi scorso infiamma la nazione insulare del Sudest asiatico dopo l’approvazione in parlamento della Legge Omnibus su lavoro e investimenti è esplosa martedi, mercoledi e giovedi nella capitale allargandosi anche ad altre città in tutto l’arcipelago indonesiano. Decine di migliaia di indonesiani hanno continuato infatti a manifestare in tutto il Paese come ormai avviene dal giorno dopo l’approvazione della legge di riforma del mercato del lavoro. Gli arresti ammontano a centinaia mentre scioperi e proteste scuotono diverse città indonesiane soprattutto a Giava. L’atmosfera è tesa e i sindacati, che hanno proclamato tre giorni di sciopero, non intendono mollare la presa sino a che la legge non tornerà in parlamento, cosa probabile perché, gli stessi partiti che le hanno votato contro, forti della piazza, potranno ora pretenderne una revisione. La legge, che modifica 79 disposizioni legislative in materia di lavoro e che è stata fortemente voluta dall’esecutivo del presidente Joko “Jokowi” Widodo, è stata approvata con il sostegno di sette partiti su nove. E ora i due contrari – quello dell’ex presidente Yudhoyono e una formazione islamista – promettono battaglia mentre la Confederation of All Indonesian Workers Unions (quasi 5 milioni di aderenti) vuole sottoporre il caso alla Corte costituzionale.....

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