
Poteva l'Aap controllare chi fossero solo suoi elettori? Certo che no ma la forma scelta, a quanto pare con trasparenza perché nessuno ha accusato il partito di brogli, ha dato l'idea di un populismo davvero molto attento agli umori della piazza e non solo alle scelte della leadership. Ora l'Aap (che prima delle elezioni aveva detto che non si sarebbe alleato né a destra né a sinistra) è al governo col partito di Sonia Gandhi e ha promesso di far le cose bene e in fretta. Staremo a vedere. Ma certo si è rifiutato di consentire lo stallo o un'ammucchiata a larghe intese che, come si vede in Italia, fatica poi davvero parecchio a fare bene e in fretta le cose.
Grillo avrebbe potuto prendere esempio da questa forma di democrazia diretta un po' spuria (anzi, avrebbe potuto anticiparla) anziché fare i suoi referendum solo in rete che sembrano molto eterodiretti e che son stati oggetto di infinite polemiche. E avrebbe potuto evitare, al tempo delle ultime elezioni, le larghe intese (alleandosi col Pd-Congresso) anziché restare fuori da tutto limitandosi a condannare ma senza incidere realmente come invece ora Arvind potrà fare. Anziché sparare a zero sui migranti (una delle tante cose che personalmente mi ha fatto perdere l'iniziale simpatia per il Movimento), qualche volta bisognerebbe seguire i buoni consigli che vengono da oltre l'ombelico di casa.