Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

mercoledì 14 gennaio 2009

CHE FINE HAN FATTO I MITICI LEVRIERI?



Quel che vedete NON è un levriero afgano, ma il mio cane di famiglia, di nome Fanny, un "levriero persiano" o meglio un saluki, originario della Mesopotamia, dov'è (anzi era) un cane beduino. Pare che il saluki sia il cane originario, selvatico, che ha poi dato vita a tutte le razze canine del levriero, dal Greihound al pastore afgano, appunto il noto levriero che poteva essere curato da chiunque ma era esclusiva proprieta' del re dell'Afghanistan. Un cane "Durrani" insomma dal potente pedigree.
Contrariamente al saluki, cane da caccia e da guardia a pelo corto dal carattere adorabile, il pastore afgano, a pelo lungo, ha un carattere assai meno simpatico ma, soprattutto, e' sparito da qui. Ce n'erano per la verita' assai pochi anche nei Ruggenti Settanta, ma adesso...c'e' una razza autoctona di cani tracagnotti a pelo corto, robustissimi e piuttosto agguerriti ma, come tutti i cani, adorabili se hanno un padrone che li tratta bene. Bruttini direi con qualche variazione sul genere. Ne ho visto uno persino al guinzaglio. Ma il mitico levriero afgano e' desaparecido. Anche lui vittima della guerra

1 commento:

Paola Caridi ha detto...

e sulla stregua degli inviati di guerra, soprattutto di quelli che andarono a Sarajevo, anche tu parli di cani. Mi ricordo un articolo di Adriano Sofri, dalla città assediata, sul destino infame dei cani, che nessuno aiutava (a parte qualcuno, anche qui in famiglia, che di nascosto lo faceva).