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mercoledì 11 febbraio 2009

IERI E OGGI

Non fai a tempo a dire che le giornate sono tiepide che scoppia un inferno: una macelleria che, alle tre del pomeriggio, fa un primo bilancio di una ventina di morti (la tv ha detto 8). Mi congedo subito, ma mi sembrava di cattivo gusto lasciare un post sul tepore primaverile quando venti poveracci (oltre cinquanta i feriti) ci hanno lasciato la pelle. Il ministero della Giustizia, dove si e' verificato l'attentato piu' rilevante con annessa sparatoria, sta appena a ridosso del mercato, in una zona piena di traffico e che formicola di gente a tutte le ore: signore con la sporta, bambini che vendono gomme da masticare, disoccupati e venditori ambulanti, vecchietti che aggiustano orologi... Mi spiace, ma la mia prima preoccupazione e' per questi dannati della guerra. Per quelli che stasera non tornano a casa o che aspettano il silenzio, senza aggettivi, della morte. Si fotta anche il dannatissimo tiepido sole di un'ennesima primavera che si annuncia gia' maledetta...

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