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martedì 3 dicembre 2013

AFGHANISTAN, QUATTRO BASI ALLA NATO

Basi militari in Afghanistan per le forze militari straniere? Forse sarà necessario rifare i conti. Per ora infatti si tratta solo un'indiscrezione  rilasciata in forma anonima a RadioFreeEurope da un funzionario dell'Alleanza e teoricamente oggi ne dovremmo sapere di più. Ma l'indiscrezione dice che, una volta che Kabul abbia firmato il  Bilateral Security Agreement (BSA) con Washington, la Nato si preparerà a siglare con l'Afghanistan un patto strategico di lungo termine che vada oltre il 2014, data del "ritiro". Patto che prevederebbe che quattro  basi militari siano riservate ai soldati della Nato. Non è chiaro se si tratti di nuove basi o di basi già esistenti ed è facile immaginare dove saranno posizionate: nei 4 punti cardinali, già presidiati dall'Alleanza (l'Italia ha il comando della zona Ovest). Della cosa si dovrebbe discutere oggi all'incontro (due giorni) che inizia stamane a Bruxelles tra i ministri degli Esteri della Nato (questo il calendario).


Per rincarare la dose, la Nato ha esplicitamente detto a Karzai che se non firma il Bsa con gli americani, anche la Nato fa le valige, cose che - come si comprende - è l'ultima cosa che vorrebbe fare. Bastone e carota come si dice. Ricatto in altre parole.

Dunque, ce ne andiamo ma rimaniamo. Anzi facciamo in modo che sia ben evidente la nostra presenza. Per chi spera (come me)  in una  riflessione su ruolo e mandato della truppe straniere in Afghanistan e che di questo fatto si discuta apertamente, è un colpo basso. Per chi si illudeva che ce ne saremmo andati, ancora più basso. Per il cittadino comune un colpo bassissimo anche se non sembra che l'Afghanistan sia una preoccupazione molto condivisa. La Nato se n'è accorta e procede come un carroarmato. Speriamo che almeno lo faccia alla luce del sole.

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