Insomma, alla fine un pugno di mosche? No: secondo la stampa del Golfo (che tiene a rimarcare lo sforzo del Qatar) ci sarebbe in calendario già un nuovo appuntamento negli Emirati arabi uniti addirittura il mese prossimo e comunque a Doha si è convenuto su diversi punti (come l'estraneità di Daesh al contesto afgano, la questione dell'ufficio dei talebani a Doha o la cancellazione di alcuni talebani dalla black list dell'Onu). Se il calendario sarà rispettato allora i colloqui di Doha, che al momento han partorito un topolino, si trasformerebbero in una svolta: una politica dei piccoli passi dunque, aiutata dalle complicazioni interne alla guerriglia afgana e dalle pressioni del Pakistan sui talebani angustiati, non meno del governo Ghani, anche dalla presenza del califfato. Sarà interessante vedere la stampa pachistana e iraniana nei prossimi giorni. Quanto ad Al Jazeera, l'autorevole tv proprio di Doha, sulla questione è rimasta silenziosa. Davvero bizzarro. Un'altra bizzarria? Quel che ha detto il re degli islamisti afgani (al governo), Abdul Rassul Sayyaf, che ha sparato a zero sulla conferenza. C'è da dire che il capo delegazione talebano, Mohammad Stanikzai, è un suo vecchio amico: aderì all'Itteahad-e islami di Sayyaf come comandante del fronte sudoccidentale ma poi seguì mullah Omar. Ruggini da vecchi mujahedin.
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lunedì 4 maggio 2015
Governo e talebani a Doha: un pugno di mosche o una svolta?
Insomma, alla fine un pugno di mosche? No: secondo la stampa del Golfo (che tiene a rimarcare lo sforzo del Qatar) ci sarebbe in calendario già un nuovo appuntamento negli Emirati arabi uniti addirittura il mese prossimo e comunque a Doha si è convenuto su diversi punti (come l'estraneità di Daesh al contesto afgano, la questione dell'ufficio dei talebani a Doha o la cancellazione di alcuni talebani dalla black list dell'Onu). Se il calendario sarà rispettato allora i colloqui di Doha, che al momento han partorito un topolino, si trasformerebbero in una svolta: una politica dei piccoli passi dunque, aiutata dalle complicazioni interne alla guerriglia afgana e dalle pressioni del Pakistan sui talebani angustiati, non meno del governo Ghani, anche dalla presenza del califfato. Sarà interessante vedere la stampa pachistana e iraniana nei prossimi giorni. Quanto ad Al Jazeera, l'autorevole tv proprio di Doha, sulla questione è rimasta silenziosa. Davvero bizzarro. Un'altra bizzarria? Quel che ha detto il re degli islamisti afgani (al governo), Abdul Rassul Sayyaf, che ha sparato a zero sulla conferenza. C'è da dire che il capo delegazione talebano, Mohammad Stanikzai, è un suo vecchio amico: aderì all'Itteahad-e islami di Sayyaf come comandante del fronte sudoccidentale ma poi seguì mullah Omar. Ruggini da vecchi mujahedin.
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