Le cronache (tutte pachistane) dicono che il Gran consiglio dei talebani, chiusosi a chiave per in concilio d'emergenza dopo che la notizia della morte di mullah Omar è diventata virale, ha deciso che il nuovo leader (non emiro ma solo numero uno)* debba essere mullah Akhtar Mansur, che Omar avrebbe a suo tempo indicato (con mullah Baradar ora fuori gioco e mullah Obaidullah Akhund ucciso nel 2010) come successore. Sotto sorveglianza stretta dell'Isi il primo, morto il secondo, Mansur avrebbe avuto gioco facile. L'ex ministro dell'aviazione civile dell'emirato è una garanzia: è nella manica dei pachistani ed è favorevole al processo negoziale. E' stato forse lui a scrivere il famoso via libera al negoziato firmato da mullah Omar. Mansur avrà due secondi: uno potrebbe essere Yakub figlio di Omar (che molti avrebbero voluto al posto di Mansur) mentre l'altro sarebbe per certo Sirajuddin Haqqani, il figlio senior della rete creata dal vecchio padre mujahedin Jalaluddin e di cui sono noti i buoni anzi ottimi rapporti coi sauditi. Al suo fianco come secondo vice, sostiene l'agenzia Pajhwok, ci sarebbe mullah Haibatullah Akhunzada, già titolare della Difesa durante l'emirato. La scelta fatta sarebbe indigesta alla famiglia di Omar, scrive sempre Pajhwok.
Il processo di pace andrà avanti? Doveva tenersi proprio oggi il secondo round negoziale ma poi i talebani ne hanno preso le distanze stamane con una nota ufficiale. E', dicono Islamabad e Kabul, solo rinviato. Poi si vedrà.
ps I talebani hanno ammesso la morte di mullah Omar: ma risalirebbe solo a qualche giorno fa e non sarebbe avvenuta in Pakistan
* Amir e non Amir-ul-Momineen
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