Il vessillo di Daesh |
C'è un
terzo incomodo nella faida interna alla guerriglia afgana o nella
guerra mediatica (e la notizia postuma della morte di mullah Omar
sembra esserne un pezzo) che jihadisti, governi e servizi segreti
stanno combattendo a cavallo della frontiera tra Pakistan e
Afghanistan. Nel caos seguito alla morte di bin Laden prima e di
mullah Omar adesso, si sta insinuando anche Daesh: è contrario al
processo di pace – quale che sia – e ha già elaborato un
progetto strategico territoriale che si chiama “Khorasan”.
Non tenerne conto (come fa il governo di Islamabad che nega che il
problema esista se non in forma residuale)* significa non vedere che
la guerra afgano/pachistana e quella che si combatte in Medio oriente
sono in parte due facce della stessa medaglia. Una medaglia fatta da
finanziamenti occulti di sauditi, americani, cinesi o iraniani ognuno
con un'agenda nella quale i jihadisti sono pedine geostrategiche
importanti (quando non sfuggono di mano).
Il "Khorasan storico", a cavallo tra tre Stati oggi era la provincia orientale della Persia. Daesh lo estende oltre i monti Suleiman e il passo Khyber |
Il Khorasan
è una regione storica dell'Asia che corrispondeva alla provincia più
orientale dell'Impero persiano: quella “dove origina il sole”
(khorāsān).
Oggi è divisa tra Iran, Afghanistan e Turkmenistan ma nei progetti
del Califfato prevede anche il Pakistan in una visione che fa a pugni
con storia e geografia. Se è vero quanto emerge da un documento di
Daesh di 32 pagine, ottenuto e tradotto dall'urdu dall'American Media
Institute (ritenuto credibile e reso noto dalla stampa americana
alcuni giorni fa), il progetto del Grande Khorasan va però ben oltre
la valle dell'Indo. Si spingerebbe, dice il documento, sino alle
pianure del Gange per preparare un attacco all'India che trascini gki
Stati uniti in un conflitto in grado di coalizzare la Umma (in India
vivono oltre 180 milioni di musulmani). Il progetto sembra puntare a
unificare la guerriglia afgana con quella pachistana e il documento
contiene anche un invito ad Al Qaeda perché si unisca ai
combattenti. Delirio? Forse, ma non da sottovalutare. Altro che
negoziato.
*Su Is in Afghanistan vedi il report recente di The Dawn
*Su Is in Afghanistan vedi il report recente di The Dawn
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