Raheel Sharif comandante in campo delle FF AA pachistane. Uomo forte |
3,400 terroristi sarebbero stati uccisi in 837 nascondigli ora distrutti con 13,200 Ibo's (operativi militari). I morti tra i militari sono 488 (Pakistan Army, Frontier Corps (FC) e Sindh Rangers) 1,914 i feriti. Sono in funzione 11 corti militari che hanno in mano 142 casi di cui 55 risolti. 31 i terroristi giudicati colpevoli dalle corti militari (sono state autorizzate dopo l'inizio dell'operativo e possono condannare a morte perché Islamabad ha sospeso la moratoria). Alcuni sono già stati impiccati
Gli effetti sui civili
In giugno l'esercito ha sostenuto che in Waziristan non ci sono state vittime civili. Purtroppo non ci sono né dati né stime indipendenti anche perché la zona è off limits per giornalisti e ricercatori. Gli sfollati possono però dare un'idea. Secondo la stampa pachistana gli sfollati erano - nel luglio del 2014 a un anno cioè dall'inizio dell'operazione - circa un milione ( 929,859Idp's - internally displaced persons - da 80,302 famiglie registrate). Tenuto conto che la popolazione stimata del Nord Wazirista è tra i 4-500mila....Entro dicembre (adesso) l'esercito contava di rimpatriare nei luoghi d'origine tutti gli sfollati. Secondo fonti militari (che hanno reso nota la cifra il 19 dicembre), il totale delle famiglie sfollate assommava a 291.827; ma solo il 40% di queste (108.503) avrebbe fatto ritorno a casa. Aggiungo qualche piccola nota a margine.
Terrorismo e politica estera: i rapporti con Riad
Islamabad ha intanto aderito alla coalizione di 34 Paesi musulmani (la stragrande maggioranza anche se con parecchi distinguo: Giacarta ha espresso sostegno ma non ha aderito) messa in piedi da Riad. Ha messo però qualche paletto sull'estensione della sua partecipazione. Il Pakistan è un Paese nucleare e quindi la sua presenza è rilevante. Ma è anche una nazione non araba e che confina col vicino Iran, escluso a priori dalla coalizione con Siria e Irak. In marzo, Islamabad si era rifiutata invece di aderire alla coalizione armata contro lo Yemen, cosa che aveva molto irritato Riad. Possibile che Islamabad tenga conto dell'appoggio che il Golfo ha garantito, almeno all'inizio, a Desh che sta crescendo e aumentando i problemi interni.
La radio di Daesh in Afghanistan
Si è infatti aggiunta la minaccia di Daesh che sta rafforzando le sue posizioni in Pakistan e Afghanistan. In questi giorni una Radio del Califfato trasmette nella provincia di confine del Nangarhar, dove è nota la presenza di Daesh. Ma non è chiaro se l'emittente ha i suoi studi nell'area di Jalalabad (capoluogo) o oltre confine
Ultimo aggiornamento 19/12/2015
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