Il dolore è profondo e temo, per certi versi, inconsolabile. Soprattutto per chi Mario lo ha conosciuto e ne ha tratto non pochi insegnamenti così che ora quel vuoto è maledettamente profondo e incolmabile.
Tant'è: è bello come Mario viene ricordato. Tra le tante cose uscite (le tre pagine sul manifesto ad esempio coi bei pezzi, tra gli altri, di Tommaso di Francesco, Angelo Ferrracuti, Mastrandrea e Boccia ma anche Gnoli e Smargiassi su Repubblica), segnalo un po' di cosette: il delicato e completo ricordo dedicatogli da Valentina Redaelli su radiopopolare.it; il video montato da pagina99 (che sabato esce con delle foto inedite scattategli da Monika Bulaj due anni fa) e che riproduco qui sotto*:
Infine alcuni sonori di Mario con Goffredo Fofi (erano molto amici) che trovate qui sul sito de Lo Straniero (da cui è tratta l'immagine in alto a destra).
Qui sotto invece una delle "preferite" di Mario: Le deserteur di Boris Vian, cantata da Marcel Mouloudji
E ancora questa versione jazz di "Odio l'estate" (che Mario adorava anche nell'originale di Bruno Martino). Si passavan ore su Youtube a trovare colonne sonore per cucinare al meglio il risotto
Un forte abbraccio a Laura che lo ha accompagnato sino alla fine e ai suoi tre figli
* Le immagini con cui è stato realizzato questo video sono tratte dal documentario Calma e gesso, di Marco Cruciani
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