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venerdì 12 ottobre 2018

A quando la stella gialla sulla giacca? Salvini sta superando persino mullah Omar

"Stiamo pensando alla chiusura, entro le 21, dei negozietti etnici, che la sera diventano ricettacolo
di spacciatori, di gente che beve fino alle tre di notte, che pisciano e cagano".

Il ministro Matteo Salvini, nel suo linguaggio greve come le sue idee, ha aggiunto un altro tassello razzista alla schedatura dei rom. I negozietti etnici infatti sono quelli gestiti in molte città da persone che risiedono stabilmente nel nostro Paese ma vengono da altrove. Non sono italiani insomma, oppure magari lo sono ma la loro provenienza etnica continua a pesare. Quando nazisti e fascisti chiudevano i locali degli ebrei, prima in Germania e poi in Italia, la gente lasciò fare. Come opporsi del resto a chiusure imposte dalla forza pubblica? Passerà, diceva qualcuno. Fan bene, dicevano altri. Oggi sarebbe complicato dire che vanno chiusi i negozi dei bangladesi e dunque si usa il termine negozietto etnico per indicare i colpevoli della gestione di luoghi frequentati, oltreché da bevitori di lungo corso, anche da chi si è dimenticato di fare la spesa. Fatti i debiti distinguo, a me pare che il concetto vada nella stessa scia di quelle usanze barbare che nazisti e fascisti utilizzarono con gli ebrei che vivevano in Europa subito prima di spedirli nei campi di concentramento dove trovarono la morte.

Nemmeno i talebani giunsero a tanto. Si disse che avevano obbligato gli indù a mettere una fascia attorno al braccio che indicasse la loro appartenenza etnica. Ma anche se il movimento dei barbuti era particolarmente rigido, la notizia è una bufala come mi hanno testimoniato testimoni oculari dell'epoca. Nemmeno loro chiusero gli esercizi degli indù anche se certo non ne amavano la presenza sulla quale ancora oggi qualcuno storce la bocca.

La vicenda negozietti potrebbe essere derubricata come una delle tante volgarità che escono dalla bocca di un ministro oggettivamente sboccato e xenofobo ma a me questa sembra l'anticamera di un fascismo rivisitato che oggi non si chiama più Fascio e che sullo stemma non ha più Musssolini ma che sembra ripeterne in molte cose il percorso. A cominciare dalla guerra per fare un esempio che mi sta a cuore. Nel prossimo decreto missioni - a quanto è dato sapere -  ritireremo dall'Afghanistan 100 soldati: cento in meno rispetto a quelli che voleva ritirare persino la  ministra Pinotti del governo Gentiloni.

Questa storia meriterebbe una levata di scudi e non solo una levata di capo virtuale sui social o nelle discussioni tra amici. Si comincia coi rom, poi si passa ai bangla, poi.... Ci salverà essere italiani? Per quel che mi riguarda mi sono già autodenunciato come rom. Ma non ho un negozietto. Posso solo rivendicare di essere un giornalistucolo etnico.



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