
La violenza scatta lunedi un po’ in tutta la provincia e a Kurunegala – specifica un quotidiano locale – un uomo di 42 anni resta vittima di uno dei tanti pogrom. Lo portano in ospedale ma Mohammed Ameer Mohammed Sally non ce la fa. Aveva ferite d’arma da fuoco. Il resto si fa con bastoni, coltelli e taniche di benzina. Fuoco alle moschee, ai testi sacri, ai negozi dei musulmani. La lista è lunga: a Kiniyama, centinaia di persone prendono d’assalto una moschea, distruggendo porte e finestre e dando alle fiamme il Corano. A Chilaw, negozi e moschee di proprietà musulmana vengono attaccati dopo una disputa via Fb. Incidenti a Hettipola. L’incendio di un pastifico a Minuwangoda senza che, dice il proprietario, la polizia intervenga. Ce n’è anche per i rifugiati: Sadaf, un dodicenne afgano, deve cercare rifugio dalla polizia, racconta Deutsche Welle. Gli era già successo dopo la Pasqua di sangue quando attentatori suicidi hanno ucciso oltre 250 cattolici. Lui e altri 150 ospiti di un campo profughi avevano dovuto cercare riparo in un commissariato... continua su atlanteguerre
Nessun commento:
Posta un commento