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giovedì 23 maggio 2019

Cosa succede a Giacarta?

Prabowo: eterno secondo
Quasi due giorni interi e soprattutto due notti di scontri a Giacarta dove chi ha perso le presidenziali ha chiamato i suoi per contestare i risultati. Almeno sei vittime. Centinaia i feriti e gli arrestati. Le avvisaglie in realtà c’erano già state alla vigilia dei risultati delle presidenziali indonesiane che hanno confermato al secondo mandato Joko “Jokowi” Widodo. Alcuni supporter dell’ex generale Prabowo Subianto, conservatore appoggiato dall’islam radicale nonché arrivato anche questa volta secondo, vengono fermati lunedi a Giava orientale con 4 cocktail Molotov nascosti nel minibus.

La meta è la capitale Giacarta dove mercoledi devono esser resi noto i risultati, anticipati poi a martedi. Jokowi (a sinistra tra i suoi elettori) vince il testa a testa e allora i militanti che Prabowo ha chiamato a raccolta scendono in piazza con una manifestazione ben preparata – mazze, razzi e bottiglie incendiarie – che è il seguito delle minacce reiterate dell’eterno secondo: se non vinco, contesto. Ci sono anche due figlie importanti: quella di Suharto (sua ex) e la minore di Sukarno. Si scatena l’inferno e la battaglia è lunga. Sembra conclusa a notte fonda ma alle 4 di mattina di mercoledi, gli amici di Prabowo tornano in piazza. All’inizio l’urto è forte e la polizia retrocede persino. Ha ordine di non sparare. Verso le tre del pomeriggio, torna la calma. I manifestanti han negoziato e sono ormai circondati. In seguito però la battaglia ricomincia per la seconda notte. Si conclude con oltre 250 arrestati.

Jokowi non la prende bene... (continua su atlanteguerre)

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