Prabowo: eterno secondo |
La meta è la capitale Giacarta dove mercoledi devono esser resi noto i risultati, anticipati poi a martedi. Jokowi (a sinistra tra i suoi elettori) vince il testa a testa e allora i militanti che Prabowo ha chiamato a raccolta scendono in piazza con una manifestazione ben preparata – mazze, razzi e bottiglie incendiarie – che è il seguito delle minacce reiterate dell’eterno secondo: se non vinco, contesto. Ci sono anche due figlie importanti: quella di Suharto (sua ex) e la minore di Sukarno. Si scatena l’inferno e la battaglia è lunga. Sembra conclusa a notte fonda ma alle 4 di mattina di mercoledi, gli amici di Prabowo tornano in piazza. All’inizio l’urto è forte e la polizia retrocede persino. Ha ordine di non sparare. Verso le tre del pomeriggio, torna la calma. I manifestanti han negoziato e sono ormai circondati. In seguito però la battaglia ricomincia per la seconda notte. Si conclude con oltre 250 arrestati.
Jokowi non la prende bene... (continua su atlanteguerre)
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