
Eur Sala Nettuno viale Asia 44
organizzato da Afgana / Rosenberg & Sellier / Lettera22 / Atlante delle guerre e dei conflitti
Festival di Roma Più Libri più liberi
Presentazione con gli autori de
La Grande Illusione
L’ Afghanistan in guerra da 40 anni
Rosenberg&Sellier 2019, 12,50 eu pp 150
a cura di Emanuele Giordana
Saggi di: Affatato, Battiston, Carati, De Maio, Foschini, Giordana, Giunchi, Giustozzi, Sulmoni, Recchia, Sergi, Shiri e un saluto della principessa Soraya. Prefazione di Gianni Rufini, direttore di Amnesty Italia
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Mussolini vedeva di buon occhio gli afgani come possibile spina nel corpo orientale della Perfida Albione, l’odiata Gran Bretagna. Ma Hitler non vedeva invece fattibile una rivolta afgana ed era anzi restio ad aprire un fronte sudorientale. Non di meno, le dittature europee – come anche il pugno di ferro con cui Ataturk governava i turchi – esercitavano un doppio fascino su molti asiatici che vedevano in Paesi come la Germania, l’Italia o la Turchia, modelli di sviluppo possibili e un futuro libero dalle catene britanniche di cui l’Afghanistan restava schiavo nonostante fosse divenuto indipendente dieci anni prima.

Giovedi 5 dicembre a Roma, presentiamo una piccola summa di queste grandi e piccole illusioni coltivate dagli afgani, da noi e da altri e che sono il segno inequivocabile dell’ipocrisia e del cinismo della politica su cui però è bene strappare il velo per cercare di capire come stanno oggi le cose.
Se i parallelismi tra situazioni diverse son sempre pericolosi, è corretto però osservare le linee di continuità. Che in Afghanistan si son giocate - e si giocano - sul filo della grande illusione.
* Avari come siamo di memoria, su Amanullah in italiano c’è poco. Segnalo: Luca Monzali, Un Re Afgano in esilio a Roma, Le Lettere, 2012 e Amanullah Khan e le Relazioni Internazionali con l’Italia, tesi magistrale di Roberta Bin, Ca’ Foscari, 2014
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