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giovedì 29 settembre 2022

Perché scegliere la Scuola di giornalismo della Fondazione Basso

Da diversi anni tengo un corso di scrittura, con Paolo Affatato, alla Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso, un'istituzione che ha dedicato la sua storia alla ricerca, soprattutto in campo internazionale, sui temi della giustizia, dell'eguaglianza e dei movimenti che hanno cambiato il Mondo. 

Per me è sempre un'esperienza gratificante perché incontrare chi vuol fare il mio mestiere finisce ogni anno per rendermi più consapevole. Ma per i giovani aspiranti cronisti che valore aggiunto ha questa Scuola?

Intanto va subito chiarito che lo slogan di quest'anno - "Un altro modo di informare" - non significa un pedissequo ritorno al passato "quando c'erano gli inviati... quando il giornalismo era una professione seria... quando i giornali erano un'altra cosa e via discorrendo in un amarcord dei bei tempi andati. Il giornalismo (scritto, orale, televisivo) è molto cambiato in questi anni e la Scuola si è adeguata: sia dal punto di vista tecnico (strumenti materiali e virtuali) sia dal punto di vista di cosa significa oggi  informare (non solo comunicare dunque) in tempi di nuove figure professionali, di un allargamento della professione, delle nuove piattaforme a disposizione. Quello che invece rimane e deve rimanere è una tensione etica (e una continua curiosità) che metta in primo piano soprattutto il lettore (e non il committente) e il suo diritto a sapere quanto più può e quanto più di vicino c'è alla realtà (scontato il fatto che ogni descrizione non riesce mai a essere completamente neutrale ma può tentare di essere il più possibile imparziale). 

Questo è uno degli elementi che più mi stanno a cuore e che, a mio avviso, è uno dei punti forti di questo corso di formazione. Elemento trasversale alla conoscenza delle nuove tecnologie, delle tecniche di scrittura, del montaggio rapido di un servizio o dello schema di un documentario. Questa tensione, unita ai corsi su temi specifici (geopolitica, ambiente, aree del pianeta) e a un corpo docente ormai molto affiatato che unisce professionalità diverse (televisive, radiofoniche, web, carta stampata) fanno della Scuola una pccola eccellenza nazionale che si sforza poi di indirizzare, con gli stage, alla professione.

Bhe, insomma, date un'occhiata al bando e decidete voi (ps la Scuola è a Roma ma sarà possibile in alcuni casi, su valutazione specifica, seguire il corso online)

Vai al bando 

La Scuola e i docenti

CONSIGLIO DIRETTIVO: Maurizio Torrealta (direttore), Marina Forti (vice-direttrice), Giuliano Battiston, Andrea Battistuzzi, Emanuele Giordana, Monica Gomes, Giulio Rubino.

DOCENTI: Paolo Affatato, Paolo Aleotti, Fabrizio Barca, Giuliano Battiston, Andrea Battistuzzi, Alfredo Bertocchi, Benedetta Calandra, Annalisa Camilli, Lucia Capuzzi, Francesco Carchedi, Centro di giornalismo permanente, Alessandro Ciccarelli, Pier Paolo Cito, Daria Corrias, Marco d’Eramo, Daniele Donati, Goffredo Fofi, Marina Forti, Emanuele Giordana, Tiziana Guerrisi, Stefania Maurizi, Giancarlo Monina, Alberto Negri, Jacopo Ottaviani, Luca Scaglia, Claudia Padovani, Mauro Palma, Simone Pieranni, Alessandro Portelli, Enrico Pugliese, Chiara Ronchini, Giulio Rubino, Roberto Schiattarella, Marco Silenzi, Marco Soellner, Alfredo Sprovieri, Gianni Tognoni, Maurizio Torrealta, Alessandro Triulzi, Giacomo Zandonini.

TUTOR:
 Giuseppe Putignano
ORGANIZZAZIONE: Cecilia Cardito

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