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giovedì 15 gennaio 2009
LA CORTE DI "GIUTIZIA" DEI TALEBANI
Leggo sull'agenzia Pajhwok che i talebani hanno comminato la pena di morte a un uomo giudicato da una loro corte penale a Ghazni, provincia a Sud di Kabul.
Ora, non e' tanto la decisone di condannare a morte che mi indigna particolarmente (ovio che mi indigna come ogni condanna capitale) visto che in Afghanistan, anche il governo Karzai applica questa sommaria via di giustizia. Quel che mi ha colpito e' che la provincia di Ghazni e' considerata una zona sotto controllo. Tutti sanno pero' che non e' vero e se avete tempo di leggere questo folle e coraggioso reportage del Los Angeles Times, vi si accapponera' la pelle. Descrive come i talebani controllino di fatto un territorio dove, lasciata la strada principale, vivono indisturbati perche' l'esercito afgano non si avventura nel profondo della provincia. Cosi' indisturbati da poter organizzare tranquillamente corti di giustizia, amministrandola a modo loro. Sembra di capire che il fattaccio sia avvenuto nel Sud di Ghazni e non nella capitale provinciale ma cio' non fa molta differenza. I talebani sono a due passi e, quel che e' peggio, amministrano la legge e l'ordine. E, quel che e' ancor peggio, ricominciano a godere di qualche coinsenso, se non altro perche' ci sono e dirimono questioni sulle quali il governo legittimo non ha autorita'
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