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mercoledì 8 luglio 2009
QUESTIONE UIGURA
Coprifuoco nella capitale dello Xinjiang, Urumci, dopo nuove manifestazioni di segno opposto (uiguri e han), centinaia di arresti e “caccia all'uomo” casa per casa. Una situazione che non si placa gravata dalle maglie della censura ma soprattutto da troppe ombre e reticenze e dal sospetto che i morti non siano solo i circa 150 ammessi lunedi dalle autorità cinesi, ma addirittura centinaia come denuncia l'opposizione uigura in esilio che aggiunge la notizia di un massacro: che sarebbe avvenuto ieri in una fabbrica di trattori della capitale.
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