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venerdì 28 agosto 2009

LETTE SUI GIORNALI

La salutare decisione della Commissione elettorale afgana di smettere di rilasciare col contagocce i risultati parziali delle elezioni del 20 agosto, porterà forse un po' di calma nel clima tesissimo che si respira in Afghanistan come ben si evince, non solo dall' intervista data da Abdullah Abdullah a La Stampa in cui il maggior sfidante di Karzai nega che ci possa essere un accordo tra lui e il presidente uscente (è una delle ipotesi che circolano a Kabul) ma soprattutto da un reportage dell'Independent tra i suoi supporter che minacciano il ricorso alle armi se fosse necessario...

Per il momento dunque il conteggio (17% delle schede scrutinate) dovrebbe fermarsi (Hamid Karzai al 44,8%, avanti quasi dieci punti percentuali rispetto al suo principale sfidante e suo ex ministro degli Esteri, Abdullah Abdullah) dovrebbe dunque fermarsi ma altri argomenti non mancano. Intanto non è ancora chiaro a chi va imputata la strage di Kandahar, con oltre 40 vittime, avvenuta nel giorno del primo annuncio dei dati parziali. Il mistero resta dopo che i talebani hanno seccamente smentito che sia opera loro (di parere opposto la Nato). L'altro argomento chiave è invece la richiesta di maggiori soldati che i generali americani vogliono fare alla luce della preoccupazione, reiterata dall'ammiraglio Mullen, che in Afghanistan le forze sono insufficienti e che i contingenti nel teatro vanno accresciuti.

Ma c'è anche un'altra polemica di cui è importante dare conto: come riferisce l'agenzia Aki, una dura denuncia della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) sostiene che i militari americani praticano un vero e proprio esame per verificare l'atteggiamento dei cronisti verso i soldati Usa impegnati in Afghanistan. Riservandosi il diritto di escluderli. Secondo l'Ifj, il Pentagono ha ingaggiato una società di pubbliche relazioni, The Rendon Group, con l'incarico di esaminare i giornalisti che chiedono di accompagnare le missioni militari per verificare poi come i loro servizi raccontino quanto hanno visto e come dipingano l'esercito. Il paradosso è che la denuncia è partita proprio da una nota testata di notizie militari, l'americana “Stars and Stripes”

(Rassegna stampa di Asia Maior Dossier Afghanistan): www.asiamaior.org

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