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martedì 22 settembre 2009

COM'E' NATA LA NUOVA "LEGGE TALEBANA"

Il disegno di legge sulla corruzione etica che giace in una commissione del parlamento afgano non è cosa recente. La legge (Law on Fight against the Ethical Corruption and [Safeguarding] the Social [Security]) ha anzi una storia piuttosto lunga e la sua genesi spiega bene come funziona il parlamento afgano e quanto contino le pressioni esterne in un paese dove l'assenza di partiti politici (perlomeno nella forma che noi conosciamo rispetto alle rappresentanze parlamentari) si serve di personalità carismatiche ed influenti che...dettano legge. Il lavoro della Commissione anti narcotici sul disegno di legge – di cui Il Manifesto ha dato conto domenica scorsa - che vorrebbe vietare la musica in pubblico, reiterare l'obbligo del velo e comminare pene severissime a chiunque violi la netta separazione tra uomini e donne in Afghanistan, ha la sua genesi nei primi mesi del 2008. Grazie alla Tv. La causa scatenante è la trasmissione televisiva di una soap indiana che mette in allarme chierici e islamisti. Le soap indiane sono molto viste ma anche piene di giovani donne truccate e che lasciano immaginare, tra i sottili veli del sari, piccanti sensualità. In particolare un ballo pubblico aveva scatenato il pandemonio.


L'idea era che cose simili dovessero essere messe al bando e che, in futuro, l'Afghanistan fosse tutelato dalla corruzione dei valori islamici o meglio della loro lettura più retriva. A muoversi erano stati gli uomini vicini ad Abdul Rasul Sayyaf, islamista della prima ora, comandate mujaheddin di punta vicino, come soldi e pensiero, ai sauditi. Anche grazie a Sayyaf, membro del parlamento, arriva in commissione antinarcotici un lungo dossier preparato da diverse autorità religiose. Un altro parlamentare, Taj Muhamad, buon amico dell'ex leader della lotta antisovietica e membro della commissione, lo prende in mano e si fa promotore del dossier, redatto fuori dal parlamento, facendolo diventare un disegno di legge da discutere coi parlamentari. Ma i realtà il disegno di legge non fa molta strada. In parlamento e nella stessa commissione fatica a trovare adepti e il progetto apparentemente si ferma.

In realtà, notano alcuni osservatori, si tratta di una legge veramente islamista ossia più “moderna”, se così si può dire, degli editti di mullah Omar, influenzati dal codice d'onore dei pashtun e da una visione “rurale” della società afgana. Forse, proprio per questo, è più pericolosa ancora. La legge ha inoltre una serie di raffinatezze politiche interessanti.... (continua)

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