Visualizzazioni ultimo mese

Cerca nel blog

Translate

martedì 16 febbraio 2010

ARRESTATO IL BRACCIO DESTRO DI MULLAH OMAR

E' una notizia clamorosa arresto di mullah Abdul Ghani Baradar, ai cui polsi le manette sarebbero scattate l'8 febbraio a Karachi, il grande porto del Sud del Pakistan. Baradar è il numero 2 della filiera che fa capo a mullah Omar e alla Shura di Quetta, il gran consiglio della guerriglia afgana: è l'uomo che molti indicano – benché il suo nome sia poco noto - come il delfino di mullah Omar, il gran capo semcieco, di cui Baradar è uno dei più antichi compagni, fondatore con lui del movimento nei primi anni Novanta.

La notizia è arrivata oggi quando il New York Times ha l'ha data con rilievo. Secondo alcuni osservatori l'arresto di un personaggio più morbido e flessibile di Omar e che viene visto come un possibile”pontiere” tra gli emissari del governo Karzai e la cupola di Quetta, avrebbe mandato all'aria qualsiasi piano negoziale. Ma secondo altri, l'arresto preluderebbe proprio alla possibilità di aprire un'altra via oltre la guerra. Ipotesi di un certo fascino se si mette in relazione l'uscita della notizia proprio con l'offensiva nell'Helmand destinata, nelle intenzioni della Nato, a dare un colpo pesante sul piano militare ai talebani. Forse anche per indurli a negoziare.

Un ritratto completo di un personaggio che rifugge da sempre i riflettori della cronaca è difficile da comporre: molte le voci riferite o le informazioni di seconda mano le quali sembrano però concordare sul fatto che Baradar sia più flessibile e pragmatico di mullah Omar della cui stima godrebbe appieno e che avrebbe comunque su di lui un forte ascendente. Baradar sarebbe l'uomo cui era affidata la direzione della strategia militare e il comandante in capo in grado di verificare sul terreno se gli ordini venivano eseguiti. Ma non sarebbe mai stato in disparte nelle decisioni politiche.

Nessun commento: