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martedì 16 marzo 2010

LA VOLTA DI SERGIO PETRELLI


Dopo nove anni alla testa dell'Associazione delle Ong italiane, Sergio Marelli, direttore generale di Focsiv, lascia e al suo posto entra Francesco Petrelli, presidente di Ucodep, una Ong di Arezzo che, tra l'altro, in Italia rappresenta il colosso britannico Oxfam. La nomina è del 10 marzo scorso.
Petrelli è un esperto di formazione e un “intellettuale organico” (si sarebbe detto una volta) in un mondo che frequenta ormai da una ventina d'anni. La sfida che si trova di fronte è quella di tenere assieme 14 soci dell'AssOng che rappresentano ben 252 soggetti e che hanno voce in capitolo in Italia e fuori: dentro Concord, ad esempio, la Confederazione europea che raggruppa 1600 organizzazioni di cooperazione internazionale e aiuto umanitario nei 27 paesi della Ue.

Tenere assieme significa anche rivedere molte delle politiche dell'Associazione che, nonostante il gran lavoro di Marelli, è apparsa negli ultimi anni un po' appannata anche perché in questo pianeta sono apparsi nuovi soggetti (le grandi Ong internazionali) mentre molti altri, attivi all'estero ognuno per proprio conto, sono rimasti al di fuori di un'espressione associativa che resta uno degli architravi della società civile italiana.

In tempi di magra nelle casse della Dgcs, la direzione del ministero degli Esteri (Mae) responsabile dell'aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), le Ong italiane devono forse ridarsi una strategia e affilare le armi per influenzare assai di più le scelte politiche del Mae in fatto di cooperazione. Devono forse anche ripresentarsi al grande pubblico e non solo durante eclatanti catastrofi. Il ruolo che possono svolgere è importantissimo, per chi ancora crede che la cooperazione abbia un senso e non sia solo una declinazione della parola solidarietà, anche in ragione della forza di rappresentanza di una larga fetta di opinione pubblica. Da questo punto di vista forse proprio il bagaglio culturale di Petrelli può essere una risorsa.
Buon lavoro.

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