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giovedì 15 luglio 2010

TUTTE LE MAZZETTE DELL'AFGHANISTAN

Il governo afgano è il maggior responsabile della corruzione ma è anche la risorsa con la quale combatterla.

A meno di una
settimana dalla Conferenza dei ministri degli Esteri che sostengono Karzai e che si tiene a Kabul martedi prossimo, il dossier di una piccola ma agguerrita Ong afgana butta il sasso nello stagno. Un sondaggio eseguito in 32 province su un campione di 6500 persone, documenta la corruzione quotidiana che investe un paese in guerra. Non dunque i grandi numeri delle mazzette sulle grandi transazioni finanziarie, ma la tangente quotidiana che viene pagata dal popolino quando ha a che fare con tribunali, polizia, rinnova la patente, chiede accesso all'università. Un quadro a tinte fosche ma da cui emerge un dato positivo e forse inaspettato: gli afgani credono che lo Stato, al netto dell'accusa che sia proprio il settore pubblico quello in cui la mancetta vige sovrana, sia uno degli attori principali per combattere un fenomeno che vale almeno un miliardo di dollari l'anno e che costella, quasi quotidianamente e trasversalmente, la vita dell'uomo della strada.


Dietro Kolola Pushtà a Sharenaw, nella piccola ma accogliente sede di Integrity Watch Afghanistan, Ong già nota per diverse ricerche sulla trasparenza e per avere denunciato l'opacità con cui il governo tratta gli affari che riguardano le miniere, i due condirettori Yama Torabi e Lorenzo Delesgues, puntualizzano: “Il governo ha accolto il nostro dossier con sospetto mentre avrebbe dovuto vedervi il dato positivo, e cioè la spinta a fare meglio e di più che viene da cittadini che dimostrano ancora fiducia nelle istituzioni. La corruzione quotidiana al contrario ne mina la credibilità e fornisce ai talebani una carta da giocare”. Il documento circola tra ambasciate, Ong, media afgani e internazionali e fornisce il background non ufficiale della conferenza incentrata sulla governance cui partecipano una quarantina di ministri degli Esteri (tra cui Franco Frattini) e il segretario dell'Onu Ban Ki-moon...

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