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martedì 26 novembre 2013

DONNE D'AFGHANISTAN

L'Afghanistan Independent Human Rights Commission (Aihrc) ha fatto sapere ieri che i casi di violenza contro le donne nel Paese hanno fatto un balzo del 25% in più nel 2013 rispetto all'ano precedente. E questa è la cattiva notizia.

Quella buona è che forse ciò si deve ad aumento delle denunce, come la stessa Sima Samar (nell'immagine a sn) ha spiegato (le donne sono più consce dei loro diritti e li denunciano, ha detto la responsabile della Aihrc) e come fa pensare il caso di Iqbal Masoomi, che ha raccontato come la sua giovane figlia sia stata recentemente frustata pubblicamente a Jaghori, distretto della provincia di Ghazni, dopo che un religioso locale ne aveva ordinato la punizione basata sull'accusa che lei avesse avuto rapporti sessuali con un ragazzo fuori del matrimonio. Iqbal chiede che le "cose siano fatte per bene", ossia secondo la legge e non secondo l'editto di un mullah, Tra l'altro, le legge afgana non punisce quello che è un reato solo per la tradizione più oscurantista.

Come mi è stato spiegato in Afghanistan, le cose stanno cambiando. Le gente ora denuncia e molti padri si rifiutano di applicare regole vetuste e ingiustamente punitive della tradizione. Quando non ci si fida della polizia o della magistratura, c'è la Commissione o i giornali cui appellarsi e cui raccontare un altro punto di vista.

La sintesi di Aihrc sulla situazione femminile si può leggere qui

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non é andata cosí bene a una coppia al nord, a Taloqan. Loro sono stati uccisi recentemente per una relazione da non-sposati. Le cose stanno migliorando ma non cosí tanto:

http://www.aljazeera.com/news/asia/2013/11/afghanistan-plan-stone-adulterers-death-20131125133453835281.html