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martedì 25 febbraio 2014

Nelle aree tribali del Pakistan la guerra va avanti

Come ormai da copione da quasi una settimana, anche stanotte i caccia dell'aviazione con la mezzaluna in campo verde hanno colpito le aree tribali alla ricerca di nascondigli, santa barbara, rifugi dei talebani pachistani (Ttp). La zona prescelta per questa quarta ondata di attacchi aerei da che è fallito il negoziato tra governo e Ttp, avrebbe – dicono le prime stime – un bilancio di almeno trenta morti, uccisi al di qua e al di là del confine tra Sud e Nord Waziristan, quest'ultimo considerato la base per eccellenza delle milizie islamiste.

Un bilancio esatto dei morti è difficile da fare: non ci sono fonti indipendenti e durante la giornata di solito il numero dei caduti sale. Impossibile per ora, sapere delle vittime civili. I morti sono sempre, inesorabilmente, militanti. Difficile da credere. Sul piano diplomatico intanto, si avanza l'ipotesi di una possibile ripresa del negoziato. Insomma governo ed esercito darebbero una lezione in profondità e poi tornerebbero al tavolo. Ma forse questa volta non sarà come nel gennaio scorso (oltre un centinaio le vittime che adesso sono già di più) quando i raid si limitarono a un beve spazio temporale. E' probabile che i bombardamenti vadano avanti a lungo e prefigurino anche un attacco di terra. per adesso a terra di fanno retate: ieri a Rawalpindi almeno 100 persone sono state arrestate. Il messaggio sembra: fasciamo sul serio.

Ieri è stato l'unico giorno tranquillo ma non comunque per i talebani. Un imboscata, non si sa da chi organizzata, ha fatto fuori AsmatullahShaheen, capo operativo del Ttp, primula nera con una taglia sul collo di 10 milioni di rupie (circa 60mila euro). E intanto anche le azioni dei talebani o dei loro sodali proseguono: ieri è stata trovata e disinnescata una granata nei pressi del consolato iraniano di Peshawar

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