Sul sito web dei talebani afgani appare a sorpresa una presa di posizione sulla Repubblica Centrafricana. Con un appello al pontefice

Si tratta infatti di una presa di posizione contro le violenze subite
dai musulmani...nella Repubblica Centrafricana (Car). E qui ci sono due
elementi da notare: il primo è che i talebani, fieramente
nazionalisti e niente affatto convinti del jihad globale, prendono
posizione su un tema di politica estera, come di solito fa un partito
politico che si rispetti. Ma non sul Pakistan o sull'Iran (cosa che
comunque fanno), addirittura su una questione africana. Il secondo è
che il comunicato testualmente dice: «Si
invita inoltre l'Oci, le Nazioni Unite, il Comitato per i Diritti
Umani, l'Unione africana e il più alto leader religioso dei
cristiani in Vaticano (Papa Francesco) a prendere misure per
prevenire le uccisioni di massa di musulmani nella Car, al fine di
assolvere i propri doveri etici e umanitari in questo senso». I
talebani si appellano al Papa.
Le
considerazione potete farle da voi. Gli interlocutori sono ben scelti
e hanno un senso. E rivolgersi al papa (che loro hanno messo in
parentesi e in maiuscolo perché non si facesse forse confusione con
qualche vertice ortodosso) stupisce anche un po'. Quel che è certo è
che il loro linguaggio politico, e quindi anche il loro atteggiamento
politico tradizionalmente molto rozzo, sta cambiando. Solo perché ora i
talebani sono sul web senza problemi e devono fare i conti coi lettori come Repubblica e il Corriere? O forse perché stanno davvero
pensando che il loro destino è diventare un interlocutore politico
di rilievo ammesso nel salotto buono? Ivi compreso quello del
Vaticano.
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