Il
movimento internazionale One billion rising è stato celebrato ieri e oggi anche a Kabul
dove Afghan Women's Network, la maggior rete di associazioni di
genere del Paese, ha chiamato in piazza le sue militanti e le altre
donne afgane. La manifestazione si è conclusa davanti al ministero per gli Affari femminili.
Il
richiamo alla cronaca di questi mesi è la ratifica della legge
contro la violenza sule donne (Evaw - Ending violence against women),
attualmente un decreto non ancora approvato dal parlamento e che 110
associazioni hanno appena chiesto con una petizione che sia approvato
al più presto
Inoltre in questi giorni Awn e Human Rights Watch, sostenuti da un comunicato di Catherine Haston del 10 febbraio, sostengono che il presidente Hamid Karzai dovrebbe rifiutarsi di firmare il nuovo codice di procedura penale che potrebbe effettivamente negare la protezione delle donne dalla violenza domestica e dai matrimoni forzati o precoci. La nuova legge, approvata da entrambe le camere del parlamento afgano, dovrebbe essere adesso inviata a Karzai per la firma definitiva. La legge vieterebbe alle autorità giudiziarie di interrogare i parenti di un imputato, mettendo a tacere efficacemente le vittime di violenza domestica e di matrimonio precoce/forzato o dei loro familiari che hanno assistito ad abusi. Questo renderebbe le azioni penali su violenze e abusi estremamente difficili e rappresenterebbe una nuova grave e tombale minaccia alla stessa legge Evaw, rendendone vana la portata innovativa.
Nel video il trailer italiano
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