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lunedì 21 aprile 2014

Se la differenza la fa l'islamista più radicale

Abdullah Abdullah
Come abbiamo visto ieri, Abdullah Abdullah è in testa con una buona performance (44,4%) che mette in difficoltà Ashraf Ghani (33,2%). Le percentuali cambieranno, ma è fuor di dubbio che la partita del ballottaggio presidenziale imminente si giocherà tra i due. Chi farà la differenza per far superare ai contendenti la fatidica soglia del 50%?


Sayyaf e la bandiera che è il suo simbolo
sulla sua pagina Facebook dove ha raccolto 200 like
Una spunta degli altri risultati indica chiaramente che il più forte contributore sarà AbdulRassoul Sayyaf, all'inizio al 5% ma con le ultime proiezioni, basate sul 50% dei voti contati, è addirittura al 7.6. I rimanenti, sommati, (Qutbuddin Helal 2.7%, Gul Agha Sherzai 1.6%, Daoud Sultanzoy 0.5%, Hedayat Amin Arsala 0.2%) non superano attualmente il 3,5%. Dunque Sayyaf. Questo signore (della guerra), originario di Paghman, è un'islamista della prima ora, l'autore delle peggiori modifiche legislative e un fiero alleato ideologico, benché li combatta, dei talebani. Da lui dipenderà il gioco tra le parti nelle quali Abdullah ha già scelto tra i suoi vice Mohaqeq, un mullah sciita conservatore con un passato che dovrebbe vederlo imputato come criminale di guerra. Come Sayyaf. E' bene saperlo (e denunciarlo) perché le alleanze future si decidono in queste ore. 

ps
Scelgo i profili di AfghanBio, che trovo equilibrati,  ma sui vari personaggi, a cominciare da Sayyaf, esiste una vasta pubblicistica

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